Home » La Serie A che torna… il Bologna

Continua il nostro tour tra le squadre di Serie A. Ogni giorno vi presentiamo 2 squadre con tutte le informazioni: i punti di forza, i punti deboli, le stelle, le probabili formazioni e gli allenatori. Oggi è il turno del Bologna di Stefano Pioli.

Il Bologna del presidente Guaraldi ha fino a oggi portato avanti un mercato a due velocità: un inizio sprint – coi riscatti di Acquafresca, Diamanti e Taider – e un proseguimento a bassa velocità con diversi prestiti – sia secchi sia con diritto di riscatto – di giocatori finiti fuori dal grande giro o giovani promettenti, ma ancora acerbi. La squadra, persa la spina dorsale dello scorso anno, sembra indebolita. Toccherà a Pioli riuscire a tirare fuori il meglio dalla rosa, sperando che il mercato venga in suo aiuto e non gli tolga un giocatore essenziale come Ramirez.

LA DIFESA – Voto 5: Ceduto Gillet, protagonista nella scorsa stagione, non è stato ancora designato il nuovo titolare. Agliardi o Curci si giocheranno la maglia numero, ma nessuno dei due al momento da particolari garanzie di tenuta per tutto l’arco del campionato. In difesa partito Raggi e squalificato Portanova, ci si affida all’esperienza di Natali che sarà affiancato dal solido Antonsson e da uno fra Sorensen, Cherubin o Carvalho. I primi due conoscono già i meccanismi difensivi di Pioli, mentre il terzo – dopo 6 mesi da dimenticare al Genoa – è desideroso di riscatto. Manca comunque un difensore rapido e d’esperienza per completare il reparto.

IL CENTROCAMPO – Voto 6: Il reparto degli esterni è stato rimpolpato rispetto alla scorsa stagione. A destra è arrivato Motta per far rifiatare Garics, mentre a sinistra c’è Abero, giovane promettente, ma poco portato alla fase difensiva. Inoltre si può fare affidamento su Pulzetti e Casarini, jolly tuttofare della mediana. In mezzo è partito Mudingayi, perno insostituibile delle ultime stagioni. Una perdita grave visto che il belga è stato sempre fra i migliori nelle classifiche di rendimento. Al suo posto – al fianco di Perez – spazio a uno fra il giovane Taider e Guarente, desideroso di rilanciarsi a buoni livelli dopo un paio di stagioni sfortunate. Spazio potrebbe trovarne anche Khrin una volta ristabilitosi dall’infortunio. A completare la mediana è arrivato anche Riverola, regista scuola Barcellona, che spera di trovare sotto le due torri lo spazio che in Catalogna gli era negato dalla presenza di due mostri sacri come Xavi e Iniesta.

L’ATTACCO – Voto 6,5: Se l’attacco resterà l’attuale il Bologna potrà sperare di togliersi qualche soddisfazione. Diamanti e Ramirez sanno regalare imprevidibilità alla manovra oltre a giocare da fuoriclasse e possono essere decisivi sia in fase di rifinitura sia in quella realizzativa. Il primo si è dimostrato grande trascinatore nella scorsa stagione, guadagnando anche la nazionale, mentre il secondo potrebbe fare il definitivo salto di qualità. Al posto di Di Vaio c’è Acquafresca, attaccante centrale molto mobile che promosso titolare spera di non far rimpiangere l’ex capitano e raggiungere la doppia cifra. Dal mercato sono arrivati Pasquato e Gabbiadini (che firmerà nei prossimi giorni), giovani promettenti che devono però ancora dimostrare di poter far fare il salto di qualità al reparto. Chiudono il reparto i partenti Gimenez, Paponi e Coda e il giovane Rodriguez, giocatori che difficilmente vedranno il campo come già accaduto lo scorso anno.

LA STELLA – Alessandro Diamanti.

Diciamo Alino perché il futuro di Ramirez è ancora avvolto nel più fitto mistero. Inoltre il giocatore toscano dopo una stagione stupefacente – con tanto di Europei disputati con la maglia della nazionale – si candida a essere il leader e l’anima dalla squadra. L’uomo che può trascinare il Bologna oltre una risicata salvezza.
L’ALLENATORE – Stefano Pioli:


Inizia la sua carriera di tecnico proprio da Bologna allenando per tre stagioni le giovanili e vincendo un campionato Allievi. Poi passa alle giovanili del Chievo e di lì a poco arriva l’opportunità di allenare in prima squadra. A Salerno prima e a Modena poi. Con gli emiliani raggiunge i play-off promozione, ma viene fermato in semifinale dal Mantova. Si sposta allora nella vicina Parma, ma vi resta fino a febbraio, quando i ducali lo esonera dopo un 3-0 rimediato contro la Roma. Pioli non molla e riparte: Grosseto, Piacenza e infine Sassuolo dove costruisce una grande squadra centrando il quarto posto in B. Nel 2010 torna al Chievo Verona dove centra un’agevole salvezza e mette in mostra la sua grande organizzazione difensiva, coi veronesi che chiuderanno con la quarta miglior difesa del campionato. Arriva allora la chiamata da Palermo, dove però resta solo l’arco del precampionato venendo esonerato a pochi giorni dall’inizio della serie A. E’ la sua – e del Bologna- fortuna perché in questo modo non deve restare fermo tutta la stagione. Ad ottobre prende il Bologna in condizioni disperate e lo guida a giocare uno dei campionati migliori della sua storia recente, chiudendo con 51 punti e il nono posto in classifica.
FORMAZIONE TIPO


VOTO GLOBALE SQUADRA 5,5: Al momento la squadra non sembra dare ampie garanzie in difesa- nonostante le grandi abilità di Pioli – come dimostrano le gare del precampionato. In mezzo al campo l’assenza di Mudingayi si fa sentire anche se Taider o Guarente possono dare le geometrie che spesso sono mancate nelle ultime stagioni a causa dell’uso dei due mediani difensivi senza un vero playmaker. In avanti le cose vanno meglio con il tridente Diamanti-Ramirez-Acquafresca che sembra poter garantire gol e spettacolo. Serve però ancora qualcosa per puntare a qualcosa più della solita salvezza e sopratutto bisogna non perdere Ramirez – vero uomo mercato – o nel caso sostituirlo con giocatori che possano realmente fare la differenza e rappresentare un patrimonio per la società.