Quindicesima puntata della nuova rubrica di Mondopallone.it, “Il pupillo di…”. Siamo lieti di presentarvi il pupillo di ognuno di noi, quel calciatore che ci ha fatto nascere da bambini la passione per questo sport o semplicemente quel giocatore che ci ha regalato emozioni e fatto sognare. Per tutto il mese di agosto vi terremo compagnia con una chicca personale di chi ogni giorno vi informa con estrema professionalità su quello che succede nel mondo dello sport in Italia e all’estero. Lo riteniamo anche un modo come un altro di conoscerci più a fondo… Buona Scoperta!
TANTI ANNI FA… – Il mio primo impatto con il mondo dello stadio (e di tutto quello che ne è derivato) risale ormai a moltissimi anni fa, a poco dopo il primo scudetto del Napoli, e la prima partita che vidi allo stadio fu una amichevole tra Napoli e National Medellin, finita credo 2-2. Ma i miei occhi furono subito rapiti dal fantastico trio degli attaccanti napoletani, quel Maradona-Giordano-Careca che rimase nella storia sotto il nome di “Magica”. Ma di tutti, mi impressionò lui, Antônio de Oliveira Filho, detto Careca, uno degli attaccanti più forti che io abbia mai visto, che ebbe secondo me la sola “sfortuna” di avere affianco a se un mostro come Maradona.
UN PO’ DI STORIA – Antônio de Oliveira Filho, detto Careca, nato ad Araraquara il 5 ottobre 1960, è un ex attaccante brasiliano, ed è considerato uno dei più forti attaccanti al mondo a cavallo tra gli anni ottanta ed i novanta, e uno dei migliori brasiliani di ogni tempo. Ha giocato 60 partite con la nazionale del Brasile, segnando 29 gol, ed ha militato nel Guaranì, nel San Paolo e poi nel Napoli (dove ha segnato 73 gol in 164 partite) prima di andare in Giappone a giocare coi Kashiwa Reysol per poi tornare in patria chiudendo la carriera nel Campinas. In tutto ha segnato 208 gol in 378 partite.
PUPILLO PERCHE’… – Il ricordo è ormai quasi perso nel tempo, ma ricordo una partita in cui ci fu una fenomenale azione di contropiede e Careca scaglio un tirò di una potenza e di una velocità incredibile, lasciando il portiere a guardare solamente il pallone che gli rotolava davanti, completamente immobile. Careca corre sotto la curva in delirio e lentamente bacia lo scudetto sulla maglietta, una, due, tre volte mentre sugli spalti si crea il finimondo. Quel gesto di amore, quella lentezza nell’onorare una maglia che lo portava al successo e che lui portava con così tanto amore lo elesse a mio idolo assoluto per gli anni a venire. Sono venuti altri giocatori che hanno colpito la mia fantasia e la mia attenzione, ma nessuno, nessuno come lui.
PUNTATE PRECEDENTI
14 Agosto – Marco Macca per Ronaldo
13 Agosto – Michele Pannozzo per Andrea Pirlo
12 Agosto – Alessio Milone per Leandro Cufré
11 Agosto – Dario Camerota per Abel Balbo
10 Agosto – Tommaso Maschio per Lajos Detari
9 Agosto – Marco Iannotta per Andryi Schevchenko
8 Agosto – Leonardo Puccinetti per Matthew Le Tissier
7 Agosto – Dario Alfredo Michielini per Andy Carroll
6 Agosto – Michael Braga per Fatih Tekke
5 Agosto – Luca Lattanzi per Joel Campbell
4 Agosto – Leonardo Peruzzi per Nuri Sahin
3 Agosto – Michele Pannozzo per Manuel Rui Costa
2 Agosto – Francesco Mariani per Yoann Gourcuff
1 Agosto – Demetrio Bertuletti per Hristo Stoitchkov