Pasquale Lanzillo è un dirigente italiano che conosce il calcio a 360 gradi. Amministratore delegato del Fondi, oltre che coordinatore degli osservatori per il Parma, il campano ci ha concesso una piacevole intervista sulla Seconda Divisione che verrà e sugli obiettivi della squadra laziale. Non mancano messaggi d’amore per il suo tecnico, il vulcanico Eziolino Capuano, e brevi cenni alla collaborazione con la società di Tommaso Ghirardi.
Signor Lanzillo, con quali aspirazioni riparte il suo Fondi?
Cominciamo con lo stesso obiettivo dello scorso anno: conservare la categoria.
Osservando la vostra rosa, sembra che manchi qualcosina in attacco. Interverrete sul mercato?
In attacco non siamo messi male dal punto di vista della qualità: l’esigenza di acquistare un centravanti è puramente numerica. Interverremo sul mercato e affiancheremo all’attuale prima punta, Prisco, un calciatore che possa aiutarci ulteriormente.
La riforma sui giovani la trova d’accordo?
Io ho sempre lavorato con i giovani, è una vita che il mio calcio si svolge così. Chiaramente sono d’accordo con la riforma e spero che questa sia una base di partenza per il rilancio del calcio italiano.
A volte, però, servono anche gli innesti di esperienza. Cuomo è per voi un acquisto importante, vero?
Certamente. Durante lo scorso torneo abbiamo incontrato alcune difficoltà e per questo abbiamo deciso di giocare d’anticipo: con l’acquisto di Cuomo la retroguardia è apposto così, può contare sia sulla freschezza dei giovani che sulla grande esperienza di questo calciatore. Anche se, a dirla tutta, ragazzi come Fedi credo possano già dare un contributo importante sotto il profilo della maturità.
A suo avviso quali squadre si giocheranno la promozione nel vostro gruppo?
Innanzitutto la Salernitana, la quale può contare su un insieme di cose che nulla hanno a che vedere con la categoria. Poi inserisco l’Aprilia, reduce da un’ottima stagione e piena di giovani interessanti, e l’Aquila. Gli abruzzesi non hanno fatto benissimo nel finale dello scorso torneo ma non si può non indicarli tra i favoriti. Infine, farei attenzione al Poggibonsi e all’outsider che inevitabilmente sbuca sempre.
Il vostro tecnico, Eziolino Capuano, meritava forse una carriera migliore?
Io non credo mai a questi discorsi, sono una persona piuttosto concreta. Posso dirle solo che lo conosco da quando aveva 17 anni: ora ne ha 45 e le sue qualità sono sotto gli occhi degli esperti. Per quanto concerne il lavoro sul campo, non deve invidiare nulla a nessuno. E’ancora giovane e possiede tutto il tempo per farsi notare nelle categorie superiori. Io sono convinto che ci riuscirà ma nel frattempo lo ringrazio perché per noi, che siamo il Fondi, è un lusso avere un allenatore del genere.
Lei collabora anche con il Parma, come osservatore. I gialloblu hanno fatto un ottimo mercato, dove possono arrivare?
Credo che questa domanda debba rivolgerla a Leonardi oppure al presidente. Io sono solo un collaboratore del Parma e posso dirle che, a mio avviso, la squadra farà bene come sempre. Quella gialloblu è una società solida, che sa quello che vuole.
Pabon lo ha portato lei in Italia?
Guardi, io sono abituato a parlare solo del Fondi. Non sono di certo l’interlocutore perfetto per dialogare sulle vicende del Parma.
Ci tolga solo quest’ultima curiosità…
Attorno a ogni calciatore c’è sempre un lavoro d’equipe tra la squadra degli osservatori: una volta che l’osservato speciale di turno viene giudicato positivamente, la parola passa ai vertici della società. Tocca a loro rivedere i filmati ed emettere la sentenza finale.