Calcioscommesse: Palazzi impugna le sentenze

L’incubo scommesse continua per Leonardo Bonucci e Simone Pepe. Non c’è pace per i due juventini, solo tre giorni fa assolti dalle sentenze emesse dall’organo presieduto da Sergio Artico, che saranno sottoposti a nuovo giudizio a partire dal 20 agosto. La Procura federale infatti si è appellata contro i proscioglimenti disposti dalla Commissione Disciplinare. Il procuratore Palazzi ha impugnato i proscioglimenti anche di Vives, Portanova e Di Vaio.

Il procuratore federale, Stefano Palazzi, quindi crede in Masiello (Andrea) al punto da impugnare anche le sentenze di proscioglimento del granata Giuseppe Vives per il derby Bari-Lecce, ma anche quella dell’ex bolognese Marco Di Vaio e la derubricazione da illecito a omessa denuncia del difensore felsineo Daniele Portanova (torna a rischiare la penalizzazione il club emiliano) nella presunta combine di Bologna-Bari. Dei sette prosciolti in primo grado, l’unico a cavarsela sembrerebbe il portiere della Sampdoria Daniele Padelli. Per gli altri l’appuntamento è invece all’ex Ostello della Gioventù dove lunedì inizierà il processo d’appello dinanzi alla Corte di Giustizia federale presieduta da Gerardo Mastrandrea.

La decisione della Procura deve essere stata ponderata bene negli uffici federali di via Po visto che le istanze d’appello sono pervenute in Corte di Giustizia una manciata di minuti prima della chiusura del termine fissato, illudendo gli avvocati presenti che, visto il traguardo delle 19 così vicino, pensavano di vedere le posizioni dei propri assistiti chiuse con le sentenze della settimana scorsa. E, invece, no il loro Ferragosto lo trascorreranno a lavoro. Così come la Procura che dovrà preparare anche le repliche alle memorie presentate oggi dai legali dei condannati in primo grado. Tra questi, il più famoso è certamente il tecnico della Juventus, Antonio Conte, che anche grazie all’ingresso dell’avvocato Giulia Bongiorno nel suo collegio difensivo (oltre ad Antonio De Rensis e Luigi Chiappero) spera quantomeno di ridurre i 10 mesi di stop che gli ha inflitto la Disciplinare. Spera anche il suo vice, Angelo Alessio (fermato 8 mesi) e tifosi e dirigenti di Lecce e Grosseto, estromessi dalla Serie B e collocati un campionato di categoria inferiore dal Consiglio federale (di fatto la retrocessione in Lega Pro) per le inibizioni di 5 anni dell’ex presidente salentino Pierandrea Semeraro e del patron grossetano, Piero Camilli. Visto che l’avvio dei campionati è ormai imminente e data l’urgenza di risolvere le questioni relative ai due club le sentenze della Corte di Giustizia dovrebbero arrivare già il 23-24 agosto.

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Tommaso Maschio