La clamorosa protesta messa in atto da Emanuele Pesoli, difensore del Verona condannato per tre anni in seguito alla vicenda del calcioscommesse, ha lasciato il segno nell’ambiente del pallone. Il 32enne si è incatenato davanti alla Figc, intenzionato a portare avanti un incredibile sciopero della fame. Sono pronti a seguirlo due colleghi: Maurizio Nassi e Salvatore Mastronunzio. Entrambi hanno ricevuto una simile condanna, anche loro per via delle accuse di Carobbio e Gervasoni, e secondo le ultime voci raggiungeranno presto il primo ribelle di questa triste storia.
Già ieri pomeriggio Nassi aveva voluto congratularsi di persona con Pesoli. “Sei un grande”, queste le parole di ammirazione dell’attaccante. L’ufficio della Federazione, in via Valentini a Roma, è diventato un luogo di ritrovo per curiosi e giornalisti: vengono addirittura delle tv straniere per riprendere quel ragazzo di un metro e novanta, incatenato sotto un ombrellone con i suoi occhiali griffati. Presto si dovranno aggiungere due posti perché la rabbia di chi si sente innocente ha trovato un modo originale per esprimere il suo sfogo.