Trionfo degli Stati Uniti alla Basketball Arena, che vincono 107-100 contro una grande Spagna e conquistano la medaglia d’oro dei Giochi Olimpici di Londra 2012. Navarro illude i suoi con un primo tempo stellare, ma nel momento decisivo gli USA mettono la quarta e vincono la partita, guidati da uno strepitoso Kevin Durant da 30 punti.
1° QUARTO: PARTE BENE LA SPAGNA, MA GLI STATI UNITI CONDUCONO – Team USA inizia con il solito quintetto base: Paul e Bryant nel backcourt, Durant e James in ala con Chandler a proteggere il ferro nel ruolo di centro. La Spagna di Sergio Scariolo risponde con Calderon playmaker, affiancato da Navarro nel ruolo di guardia. Rudy Fernandez e Pau Gasol rispettivamente ala piccola e grande, con Marc Gasol sotto ai tabelloni. Gli iberici partono fortissimo (7-12) grazie ad uno strepitoso Navarro ma Team Usa rientra subito (15-14) grazie a una eccellente spaziatura in attacco che frutta numerosi canestri da 3 punti, quasi concessi dalla difesa spagnola che si schiera con una classica zona. Gli statunitensi sono lesti a trovare l’uomo libero sul perimetro, dato che la Spagna è costretta a chiudere l’area aiutando molto sul pick and roll e lasciando Kevin Durant (12 punti nella prima frazione) libero di sparare tutte le cartucce buone. STATI UNITI-SPAGNA 35-27
2° QUARTO: LA SPAGNA SI RIPORTA SOTTO – La Spagna però non molla, dalla panchina entrano Rodriguez e Llull che fanno saltare il banco e addirittura riportano avanti la loro compagine sul 41-42. Incredibile come in questa fase gli Stati Uniti patiscano il pick and roll di Rodriguez, bravo a coinvolgere i suoi lunghi in attacco. A 5’30” dalla fine del quarto però avviene un episodio che può cambiare la partita in negativo per gli uomini di Scariolo: Marc Gasol, già con 3 falli a referto, tira giù Kevin Love nel tentativo di strappare un rimbalzo in attacco e gli arbitri fischiano, costringendo il catalano a sedersi in panchina. Mike Krzyzewski decide di affrontare la zona inserendo 5 tiratori in campo e Lebron James nell’inedito ruolo di centro, ma gli Stati Uniti si intestardiscono troppo in azioni personali e faticano a trovare il ritmo in attacco, riuscendo a mettere il muso avanti soltanto grazie ai tiri liberi. Gli esterni spagnoli – Navarro e Fernandez su tutti, 31 punti combinati – hanno guidato la propria compagine, mentre gli Stati Uniti devono ringraziare Kevin Durant (17 punti) e la panchina (26 punti contro i 13 degli iberici). STATI UNITI-SPAGNA 59-58
3° QUARTO: SUPER-GASOL DA UNA PARTE, DURANT RISPONDE DALL’ALTRA – Gli uomini di Scariolo si affidano nella prima parte della ripresa alla classe di Pau Gasol, che con 8 punti consecutivi trascina i suoi al momentaneo vantaggio spagnolo sul 67-64. Stati Uniti in difficoltà che si affidano troppo agli isolamenti e al penetra-scarica con successivo tiro da tre punti, distanza dalla quale non riescono a pungere come in altre occasioni. Gli uomini di Mike Krzyzewski segnano soltanto grazie a due schiacciate di Bryant e James, ma Gasol continua il suo momento di trans agonistica con un gioco da tre punti convertito, un assist meraviglioso per Serge Ibaka – in campo al posto di Marc Gasol – e una schiacciata in contropiede. Team USA si affida alla cosiddetta transizione in attacco e agli scarichi nell’angolo per Kevin Durant, che aggiusta la mira e con 2 triple consecutive riporta avanti i suoi sull’83-80. STATI UNITI-SPAGNA 83-82
4° QUARTO: TROPPO FORTI GLI STATI UNITI, LA SPAGNA SI ARRENDE – Chris Paul suona la carica (90-84) con un incredibile canestro da tre punti e un appoggio facile sotto canestro e costringe Scariolo a chiamare un timeout per tenere in gioco i suoi, frastornati da un incredibile inizio di quarto degli Stati Uniti. Lebron James commette però il suo quarto fallo ed è costretto a lasciare il campo, ma Kevin Durant continua a segnare dalla lunga distanza e porta i suoi avanti 93-86, non facendo rimpiangere l’assenza della stella dei Miami Heat. Kobe Bryant segna il canestro che vale il +10, Navarro non molla e con un assist per Fernandez riporta la Spagna a 6 lunghezze di distanza, ma è tutto inutile. Lebron James infatti segna un incredibile canestro da 3 punti a 1’55” dalla fine, con tutta la pressione del mondo e il cronometro dei 24 che stava scadendo, e gli USA volano nuovamente sul +9. Colpo di grazia che pesa tantissimo nell’economia della partita, una batosta da cui gli spagnoli non riescono a riprendersi, si arrendono alla supremazia di una squadra composta da campioni eccezionali, guidati da un Kevin Durant da 30 punti. STATI UNITI-SPAGNA 107-100