Ottava puntata della nuova rubrica di Mondopallone.it, “Il pupillo di…”. Siamo lieti di presentarvi il pupillo di ognuno di noi, quel calciatore che ci ha fatto nascere da bambini la passione per questo sport o semplicemente quel giocatore che ci ha regalato emozioni e fatto sognare. Per tutto il mese di agosto vi terremo compagnia con una chicca personale di chi ogni giorno vi informa con estrema professionalità su quello che succede nel mondo dello sport in Italia e all’estero. Lo riteniamo anche un modo come un altro di conoscerci più a fondo… Buona Scoperta!
Dalla prima marcatura in quel di Lecce alla prima tripletta italiana all’Olimpico contro la Lazio. Insomma, da quei primi segnali anche ad occhi chiusi si sarebbe capito che stava per nascere una stella, uno dei più forti attaccanti che la Serie A abbia mai avuto e che i tifosi del Milan abbiano mai amato. Il coro lo ricordo ancora benissimo “Non è brasiliano però, che gol che fa, il fenomeno lascialo là, qui c’è Sheva“. Ragazzi, era vero, si poteva anche fare a meno del fenomeno. Il mio primo pupillo: motivo di vanto con il resto delle tifoserie. “Stasera vi asfaltiamo“… mai avuto paura, anzi rilanciavo con grande fierezza: “Tanto noi abbiamo Sheva“. Fino a quel fatidico 9 dicembre 2001 quando la stima e il tifo per Andryi sono diventati qualcosa di più.
E ovviamente, quale sarà mai stata la prima maglietta originale sfoggiata in tutti i campi del Golfo di Gaeta? Chiaramente la numero 7, bianca, di Sheva, barattata con un amico incredibilmente tifoso dell’Inter ma che si ritrovava, e non sa ancora perché, la sua maglia. Una gioia immensa, orgoglioso di quella maglia come pochi tanto da usarla, l’estate, anche per andare a dormire. Insomma, più pupillo di così.
Con la maglia rossonera ha vinto 1 Coppa Italia, 1 Scudetto e 1 Supercoppa Italiana, 1 Champions League e 1 Supercoppa Europea. 2 volte capocannoniere della Serie A e della Champions League fino al premio che ogni calciatore vorrebbe alzare al cielo in carriera: il Pallone d’Oro nel 2004.
Tanta roba. Onestamente faccio fatica a trovare un degno erede di Sheva, non solo nel Milan ma anche nel mio cuore. Per sempre quel numero 7 rappresenterà il mio prototipo di attaccante, il mio Pupillo.
“Sai cosa… che ce lo invidiavano tutti, tutti lo temevano. Sheva era Sheva e chi ama non dimentica…”
PUNTATE PRECEDENTI:
8 Agosto – Leonardo Puccinetti per Matthew Le Tissier
7 Agosto – Dario Alfredo Michielini per Andy Carroll
6 Agosto – Michael Braga per Fatih Tekke
5 Agosto – Luca Lattanzi per Joel Campbell
4 Agosto – Leonardo Peruzzi per Nuri Sahin
3 Agosto – Michele Pannozzo per Manuel Rui Costa
2 Agosto – Francesco Mariani per Yoann Gourcuff
1 Agosto – Demetrio Bertuletti per Hristo Stoitchkov