Hamsik lancia la sfida: “Nessuno è imbattibile”
Vive un momento di grande forma, Marek Hamsik. E sono in tanti ad aver scommesso su di lui come l’uomo della notte di Pechino, il castigatore della Juve. Una condizione che non rappresenterebbe una novità, perché il centrocampista slovacco ha già segnato 6 volte contro i bianconeri: 3 al San Paolo, 2 a Torino ed 1 all’Olimpico, nella finale di coppa Italia. «Nessuno è imbattibile, ma i bianconeri hanno sempre vinto lo scudetto. E poi, ogni sfida fa storia a sé e noi li abbiamo già battuti una volta, nella finale di coppa Italia, e speriamo di riuscirci di nuovo. Sarà una gara molto sentita dai due ambienti. La Juve ha fatto la storia del calcio italiano e per questo sarebbe ancora più emozionante batterla a distanza di 3 mesi. Sento dire che, sul piano psicologico, potrebbe essere stata condizionata dalla vicenda scommesse: io non ci credo affatto, perché quando si va in campo non si pensa a null’altro se non alla partita. Quindi troveremo un avversario motivatissimo», ha osservato il giocatore.
Meriti Mazzarri È un Napoli che và a mille. Una squadra che ha saputo redimere le voglie di squadre europee, ed anche importanti, come Bayern Monaco, Bayer Leverkusen, Bordeaux e Sporting Braga, tutte sconfitte nelle amichevoli giocate a luglio ed in questo mese. E che vorrà dare continuità al lavoro fatto finora, provando a vincere questa Supercoppa. «Siamo ancora all’inizio della stagione, dobbiamo migliorare. Ma nelle amichevoli giocate finora, la squadra ha dimostrato di essere in buona condizione. Ed i meriti sono di Mazzarri che ha saputo trasmetterci il suo spirito battagliero e quel carattere deciso che non guasta mai. Sul piano tattico, stiamo lavorando sulle sue idee ed i risultati non sono mancati», ha ammesso Hamsik.
Mazzarri promosso Lo slovacco promuove il proprio allenatore: «Ci ha portato a grandi livelli ed è il terzo anno consecutivo che sta con noi. Se è rimasto tanto tempo vuole dire che il suo lavoro è stato apprezzato dalla società. A lui darei un bel 9». Una valutazione che non vuole dare a sé stesso, però: «Non ci penso nemmeno. Difficilmente giudico gli altri, immaginarsi, quindi, come potrei giudicarmi da solo». Il ciclo continua, dunque, anche se è andato viaun giocatore come Lavezzi: «Mi dispiace, ma nel calcio situazioni del genere ci stanno tutte. In compenso sono rimasti tutti quanti gli altri ed in più ci siamoritrovati in organico Lorenzo Insigne, un giovane talento che potrà fare grandi cose, oltre a Behrami e Gamberini. Il mio nuovo ruolo? Sono ritornato a centrocampo ed il mio rendimento è migliorato».
[Gazzetta dello Sport]