Hajduk Spalato – Inter 0-3, buona la prima
La nuova avventura dell’Inter di Stramaccioni parte in terra croata, contro l’Hajduk Spalato, formazione tecnicamente inferiore ma che atleticamente è molto avanti rispetto ai neroazzurri, alla prima partita ufficiale. Per i croati invece si tratta della quinta partita stagionale, dato che il campionato è già iniziato. Nel preliminare di Europa League quindi il tecnico romano si affida al 4-2-3-1 con Handanovic in porta, Zanetti e Nagatomo sulle fasce esterne, Chivu e Silvestre centrali. Guarin e Cambiasso davanti alla difesa, con Palacio, Jonathan e Sneijder a supportare l’unica punta Milito. I croati rispondono con un modulo simmetrico ai neroazzurri, con Blazevic tra i pali, difesa composta da Vrsajevic, Maloca, Milovic e Jozinovic, Radosevi e Lustica a fare da filtro davanti alla difesa e Oremus, Andrijasevic e Caktas condottieri di Vukosic.
L’avvio dell’Inter è un po’ in sordina, si preoccupa più di tenere a bada le scorribante di Ozobic e Caktas, che affondano un paio di volte sulle fasce ma i cross sono troppo deboli per pensare soltanto di mettere in difficoltà la retroguardia neroazzurra. L’Inter difende in modo ordinato per i primi 15 minuti, senza scomporsi più di tanto, ricordando quasi l’atteggiamento tattico dei tempi di Mourinho, con le ali pronte a sacrificarsi in difesa. La posizione di Jonathan, inoltre, è molto importante nello scacchiere disegnato dal tecnico romano: a volte si sistema sulla linea dei centrocampisti, lasciando a Palacio e Sneijder la libertà di svariare su tutto il fronte, mentre in altre occasioni fa parte del terzetto alle spalle di Milito.
MILITO-SNEIJDER, CHE COPPIA – La nuova Inter si affida ai veterani di sempre, e il primo gol arriva proprio dall’asse Milito-Sneijder. Il primo, servito in profondità, fornisce un pallone d’oro al secondo che, temporeggiando forse un po’ troppo, insacca dopo aver saltato due uomini. E’ sicuramente una brutta botta per gli uomini di Miso Krsticevic, che avevano impostato la partita sperando innanzitutto di non prendere gol.
CALMA PIATTA – Dopo il gol la partita si spegne leggermente: l’Inter prende in mano il pallino del gioco e crea azioni manovrate e avvolgenti. Ma i croati si chiudono bene, e trovare gli spazi è difficile. Infatti l’unica volta che Palacio si trova a tu per tu con Blazevic è in posizione di fuorigioco, ma l’attaccante argentino aveva comunque concluso a lato. Gli unici pericoli per Silvestre e compagni arrivano dalle fasce, dove Jozinovic si rende pericoloso più di una volta. Soprattutto al 37esimo, quando il suo destro violento viene fermato da un difensore interista, conclusione che risveglia la “Torcida”, che dal gol di Sneijder si era decisamente ammutolita.
RISVEGLIO HAJDUK, MA NAGATOMO RADDOPPIA – Gli ultimi minuti del primo tempo sono a favore della squadra di casa, che attende nella propria metà campo il fraseggio interista e, una volta rubato il pallone, si getta in contropiede cercando immediatamente le fasce laterali. Tuttavia i cross sono decisamente rivedibili, e Vukosic fa troppa fatica, anche grazie al buon lavoro di Silvestre e Chivu. Quest’ultimo negli sviluppi di un contrasto con un giocatore avversario ha ricevuto anche un doloroso pestone, e sarà costretto a lasciare il campo al termine della prima frazione. A dare il colpo di grazia alla squadra di casa, però, è il gollonzo di Nagatomo, che scappa sulla fascia sinistra, rientra sul destro, e con il suo piede debole riesce a battere l’estremo difensore Blazevic, complice anche la decisiva deviazione di un suo difensore.
0-2 DOPO 45 MINUTI – L’Inter quindi va al riposo in vantaggio di due reti a zero, un risultato tutto sommato giusto, dato che è stata la squadra allenata da Andrea Stramaccioni a condurre il gioco per la maggior parte del tempo, difendendo in modo ordinato e risultando cinica offensivamente. Al contrario, l’Hajduk si è vista poco dalle parti di Handanovic, e non ha provato un singolo affondo centrale, ma solo cercando insistentemente le corsie laterali. Troppo prevedibile per poter mettere in difficoltà una squadra esperta, seppur in ritardo di condizione, come l’Inter. Preoccupazione per gli infortuni di Chivu e Guarin, ma quest’ultimo sarà regolarmente in campo nella ripresa.
SECONDO TEMPO, SUBITO INTER – Come preannunciato, Chivu non ritorna sul campo in questo secondo tempo: al suo posto c’è Walter Samuel. Nell’Hajduk invece esce Ozobic ed entra Maglica, ma è sempre il solito Jozinovic a provare la conclusione verso la porta di Handanovic. I neroazzurri si fanno vedere subito dalle parti di Blazevic al 48esimo, quando sugli sviluppi di un corner Cambiasso salta a due passi dalla porta ma non trova la conclusione vincente. Un’occasione che avrebbe potuto mettere al sicuro sia la partita che la qualificazione, ma in questo caso il centrocampista argentino non ha avuto abbastanza fame di gol. Punge ancora l’Inter con Jonathan, che al 51esimo mette in mezzo un cross teso e forte che Milito prova a correggere di tacco, ma l’argentino non riesce a impattare il pallone.
L’HAJDUK LE PROVA TUTTE – Andrijasevic viene richiamato dal proprio tecnico, al suo posto entra Milic. Non si può dire che l’Hajduk non ci stia mettendo impegno, ma la differenza di talento in campo è evidente e questo serve a colmare ampiamente l’atletismo e il dinamismo che la formazione casalinga sta riversando all’interno del rettangolo di gioco. Onorevole anche il fatto che i tifosi dell’Hajduk continuino a incitare ininterrottamente i loro beniamini in campo, nonostante sia il punteggio che il gioco espresso sia nettamente a favore della squadra milanese. Vukusic al 63esimo prova a dare la carica, ma dopo una gran sgroppata – e la seguente conclusione a rete – trova la deviazione di Silvestre.
APPLAUSI PER SNEIJDER – L’olandese, autore del primo gol, lascia il campo a favore di Coutinho, ricevendo applausi dai propri tifosi e fischi da parte dei croati. Fiducia quindi al piccolo folletto brasiliano, che avrà 25 minuti abbondanti per far vedere tutto il suo talento. Radosevic prova la prima vera incursione per vie centrale dei croati, ma viene fermato dopo un paio di buoni dribbling. Il ritmo in questa fase di gioco è calato molto, con l’Inter attenta a controllare la partita e l’Hajduk un po’ sulle gambe dopo aver speso veramente tanto.
LAMPO COUTINHO – Il fuoriclasse brasiliano si conferma essere uno degli uomini più in forma, segnando un grandissimo gol. Dopo aver ricevuto palla, Coutinho si è sistemato il pallone sul destro piazzandola sul palo più lontano: immobile Blazevic. Dopo il gol del 3 a 0, Stramaccioni decide di dare un po’ di riposo a Milito, inserendo il giovane Livaja, fischiato dai tifosi.
L’HAJDUK NON MOLLA – Maglica illude i tifosi dell’Hajduk, ma dopo essere scattato sul filo del fuorigioco spreca tutto con un lob che Nagatomo spazza sulla linea. La prima vera palla gol dei croati arriva quindi al 76esimo, e 3 minuti dopo lo stesso Maglica si presenta nuovamente a tu per tu con Handanovic, ma quest’ultimo è fenomenale e risponde presente deviando in calcio d’angolo. Nel frattempo, per i croati Oremus ha lasciato il campo a Tomas.
REAZIONE INTER – Il finale di partita è tutto per i neroazzurri, ormai tranquilli del risultato e liberi di scatenarsi. Prima Guarin prova da distante ma la rasoiata è centrale e Blazevic blocca a terra, poi all’85esimo Jonathan fugge sulla destra, punta l’uomo, rientra e scarica un violento sinistro che l’estremo difensore smanaccia sulla sua destra. Infine, due minuti più tardi, tremendo dribbling di Palacio che scarica un destro potente ma deviato in calcio d’angolo. Dopo due minuti di recupero, l’arbitro fischia la fine di una bella partita, vivace e tutto sommato gradevole per essere il 2 di agosto. Stramaccioni potrà sicuramente essere contento della sua nuova Inter.
INTER: TOP Sneijder, Guarin, Coutinho – FLOP Milito
HAJDUK SPALATO: TOP Jozinovic – FLOP Ozobic, Blazevic, Maloca
TABELLINO
HAJDUK SPALATO 0 – 3 INTER
HAJDUK SPALATO (4-2-3-1): Blazevic; Vrsajevic, Maloca, Milovic, Jozinovic; Radosevic, Ozobic (Maglica dal 45′); Oremus (Tomas dal 76′), Andrijasevic (Milic dal 54′), Caktas; Vukosic.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; Zanetti, Silvestre, Chivu (Samuel dal 45′), Nagatomo; Guarin, Cambiasso, Jonathan; Palacio, Sneijder (Coutinho dal 65′); Milito (Livaja dal 76′).
Reti: 18′ Sneijder; 44′ Nagatomo; 73 Coutinho (I).
Arbitro: Gocek (Tur)
Note: ammoniti: Maloca (H), Silvestre (I).