Un altro pezzo di triplete che se ne va. Con l’ufficializzazione della lista per il terzo turno preliminare di Europa League, entro la mezzanotte di oggi verrà sancito l’addio tra Inter e Julio Cesar. Non ci sarà nemmeno Pazzini, che nel 2010 non c’era ma che (quando era alla Sampdoria) ha contribuito a quello scudetto affondando la Roma e poi fatto sognare il rimontone sul Milan nel 2011, segnando 11 reti in 17 gare. Diversa la situazione di Maicon, altro big che era in odore di esclusione.
Il Colosso c’è – Il Colosso sarà tra i 25 di Stramaccioni. In primis perché il regolamento Uefa è cambiato e un’eventuale discesa in campo il 2 o 9 agosto non lo renderebbe ineleggibile per giocare poi la Champions con il Real Madrid. Ma anche perché quella dell’esterno brasiliano è una situazione diversa. Mentre portiere e attaccante hanno contratti a lungo termine ma non rientrano più nei piani tecnici della società, Maicon è destinato alla cessione perché questo è l’ultimo anno in cui si può fare cassa con il suo cartellino. Visto che non ci sono margini per rinnovare (a 4 milioni netti di ingaggio) e che il suo vincolo con l’Inter scadrà infatti nel 2013, perderlo a zero euro tra un anno è l’ultima opzione per il club.
Nuova linea Fassone – Resta il fatto che della squadra che con Mourinho aveva riscritto la storia (nessun club italiano ha mai conquistato scudetto, Champions e Coppa Italia nella stessa stagione) restano ben pochi elementi. Dopo Eto’o, Pandev, Balotelli, Thiago Motta e Muntari, se ne andrà Julio e probabilmente lo stesso Maicon. Una rivoluzione certificata dalle parole del nuovo dg Marco Fassone, che a Mediaset ha spiegato: «Vogliamo tornare ad alto livello europeo dove l’Inter merita di stare, Moratti mi ha dato degli obiettivi precisi da raggiungere per riaprire un ciclo vincente. Vogliamo essere tra le prime otto d’Europa per risultati sportivi ed economici.Non sarà facile perché bisognerà stare attenti al bilancio, ma ci proveremo ». Una nuova era che passa anche da uno stadio di proprietà, «una questione imprescindibile per la società».
Gli infortunati – Una rivoluzione che non dovrebbe toccare un altro senatore, Dejan Stankovic, che non sarà in lista solo per il solito problema al tendine. Joel Obi invece non sarà pronto prima dell’inizio del campionato perché lo strappo accusato a inizio maggio si è rivelato più serio del previsto. Dopo l’intervento di pulizia al ginocchio destro, effettuato a fine maggio, Riki Alvarez invece è vicino al ritorno in gruppo,maperun impegno ufficiale serve tempo. Tempi lunghi infine per McDonald Mariga (collaterale) che ne avrà sino a novembre.
La lista ufficiale – E’ composta da 30 giocatori, con 4 giocatori locali A (cresciuti nell’Inter), 4 giocatori locali B (cresciuti in Italia) e 5 componenti della lista “giovani”.
1 Samir Handanovic;
4 Javier Zanetti;
6 Matias Silvestre;
7 Philippe Coutinho;
8 Rodrigo Palacio;
10 Wesley Sneijder;
12 Luca Castellazzi (giocatore locale B);
13 Sisenando Maicon Douglas;
14 Fredy Guarin;
16 Gabi Mudingayi;
19 Esteban Cambiasso;
20 Joel Obi (giocatore locale A);
22 Diego Milito;
23 Andrea Ranocchia (giocatore locale B);
24 Marco Benassi (giocatore locale B);
25 Walter Samuel;
26 Cristian Chivu;
27 Vid Belec (giocatore locale A);
33 Ibrahima Mbaye;
42 Jonathan Cicero Moreira;
44 Matteo Bianchetti (giocatore locale A);
52 Andrea Romanò (giocatore locale A);
55 Yuto Nagatomo;
81 Samuele Longo (giocatore locale B);
88 Marko Livaja.
28 Simone Pasa (lista ‘B’ giovani);
46 Yago Del Piero (lista ‘B’ giovani);
48 Andrea Bandini (lista ‘B’ giovani);
49 Giovanni Terrani (lista ‘B’ giovani);
61 Luca Garritano (lista ‘B’ giovani).