Conte sta lavorando con la spada di Damocle che gli pende sulla testa. Per lui è inevitabile non pensare a Palazzi, e il lavoro sul campo non riesce a distrarlo completamente. I pensieri volano a quell’interrogatorio di quasi quindici giorni fa durato quattro ore, a Roma, tra i palazzi della Procura. Un incontro che, spera, abbia convinto gli 007, chiarendo la sua posizione in merito alle combine ipotizzate per Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena. L’ex tecnico dei toscani s’è detto sereno e fiducioso nella giustizia sportiva, ma il patema d’animo cresce man mano che passano le ore. Il presidente Agnelli, che lo conosce da tempo immemore, ha sempre difeso a spada tratta il capitano della Juve che fu, sicuro della sua integrità morale, ed ha anche ribadito che non c’è nessun piano B in caso di deferimento o squalifica. Ma tra oggi e domani si saprà quale sarà il destino del tecnico campione d’Italia. Conte rischia: dall’omessa denuncia fino all’illecito sportivo. In caso di pesante squalifica in corso Galileo Ferraris dovranno per forza di cose correre ai ripari. In caso di deferimento, il discorso è diverso: lo juventino potrà comunque continuare a lavorare sul campo durante la settimana, in base all’articolo 19 del codice di giustizia della Figc.
[Gazzetta.it]
Tra Conte e la procura federale finisce pari. Una doppia omessa denuncia, per le partite Novara-Siena e per Albinoleffe-Siena. Soprattutto, niente illecito sportivo. I timori maggiori per il tecnico della Juventus si dissolvono con le prime luci della giornata, quando intorno alle 8.45 un corriere ha notificato ai circa settanta deferiti i “rinvii a giudizio” disposti dal procuratore Palazzi. Per il tecnico, forse la situazione più delicata tra quelle in esame, scongiurato lo spettro dell’illecito che avrebbe voluto dire il rischio di una lunghissima squalifica.
[Repubblica.it]