Nell’incontro di Ieri fra i dirigenti del Real Madrid, compreso il tecnico Mourinho, e Kakà e i suoi rappresentanti si è consumato il divorzio più volte annunciato fra le parti. Il tecnico portoghese avrebbe infatti detto a chiare lettere al fantasista di trovarsi una squadra per la prossima stagione. Per Kakà si prospetta un ritorno al Milan, che attende alla finestra, anche se due ostacoli sembrano bloccare la trattativa.
Per ribadire la sua decisione Mourinho ha affermato che Kakà non giocherà l’amichevole di quest’oggi contro l’Oviedo, nonostante fosse stato convocato prima dell’incontro avvenuto ieri pomeriggio al Bernabeu. Con la cessione di Kakà il Real Madrid avrebbe a disposizione i soldi necessari per strappare Luka Modric al Tottenham.
Il Milan come detto è alla finestra e attende di capire come muoversi, per riportare Kakà in rossonero e provare a riappacificarsi coi tifosi in subbuglio dopo le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva. Due sono però gli ostacoli sulla strada del ritorno: il costo del cartellino e l’ingaggio.
Il Real infatti non accetta un prestito con diritto/obbligo di riscatto del giocatore e vuole 20-25 milioni cash da reinvestire sul mercato. Una cifra che i rossoneri non vogliono, o forse non possono, spendere per un giocatore come Kakà, reduce da 3 anni opachi. L’altro scoglio è l’ingaggio del giocatore che nei prossimi tre anni al Real guadagnerebbe 10 milioni l’anno, cifra eccessiva per i nuovi canoni del club milanista. Kakà potrebbe ridursi l’ingaggio per venire incontro al Milan, ma sembra difficile che possa accettare un decurtamento del 50% per rientrare nei parametri rossoneri.
E a testimonianza del fatto che il brasiliano sia sempre più lontano dal “Bernabeu”, dalla Spagna arrivano le indiscrezioni secondo le quali Mourinho avrebbe deciso di non convocare Kakà per l’amichevole contro l’Oviedo nonostante le condizioni fisiche ottimali.