A.A.A. Londra 2012 cerca i suoi protagonisti
Ogni Olimpiade ha i suoi protagonisti. Campioni capaci di rendere uniche le proprie gesta e guadagnare l’immortalità nella storia e nei ricordi di questa universale festa sportiva che si celebra ogni quattro anni.
Le vittorie di Jesse Owens sotto gli occhi di Hitler nel 1936 rappresentarono la risposta del mondo dello sport in opposizione alla folle idea di una razza ariana superiore; Abele Bikila e la sua corsa a piedi nudi sullo sfondo delle bellezze di Roma esaltarono la poesia celata nell’edizione capitolina del 1960; il dieci di Nadia Comaneci a Montreal nel 1976, lo sforzo muscolare dell’atleta e l’eleganza dei suoi movimenti, due concetti distanti tra loro che si unirono per portare alla perfezione. Per essere protagonisti, però, non serve necessariamente raggiungere il gradino più alto del podio; basterebbe citare Dorando Pietri o Moussambani, il nuotatore della Guinea Equatoriale che nel 2000 non si curò dei tempi altissimi in vasca e volle rispettare fino in fondo la legge Decoubertiana dell’importante è partecipare.
La trentesima edizione dell’Olimpiade è vicina e nelle due settimane che seguiranno, vivremo tante storie particolari. Londra cerca le sue stelle e i candidati in questa edizione sono tanti. Michael Phelps, lo squalo, è il più atteso; lo statunitense a Pechino ha già battuto due record: atleta con più medaglie d’oro in una sola edizione e in assoluto. A Londra gli bastano tre podi per superare la russa Latynina e diventare l’atleta più medagliato dei giochi olimpici.
Nell’atletica la parte del leone vuole farla nuovamente Usain Bolt, l’uomo più veloce del mondo e attuale detentore del record nei 100 e nei 200. Il trono del giamaicano, però, è a rischio dopo le ultime uscite poco brillanti nei trials giamaicani dove Yohan Blake è stato in grado di oscurare il campione olimpico e mondiale. In tema di re non possiamo non parlare di Roger Federer; Wimbledon lo ha incoronato già sette volte, ma un’eventuale ottava corona avrebbe sicuramente un sapore particolare.
Ci sono poi i beniamini di casa che arrivano dal mondo delle due ruote: Hoy e Cavendish. Il primo, tre ori olimpici e una lunga carriera vincente, è un’icona del ciclismo su pista, specialità in cui gli inglesi sono dominatori. Per Cannonball Cavendish, campione iridato, parla il curriculum, ma basta guardare le vittorie di tappa ottenute nell’ultimo tour de France per capire la forza fisica di questo velocista. Con un circuito ad hoc e una squadra britannica ben organizzata alle spalle sarà veramente dura per i rivali.
Il conto alla rovescia è giunto quasi al termine. Non ci resta che attendere per gustarci questa lunga maratona estiva di sport.