Napoli, non solo Balzaretti. Spunta un 22enne…

Un uomo, una storia: e in un mercato che nel week-end induce alla pigrizia, perché lavorare troppo stanca, c’è un filo (azzurro) che romanticamente collega Balzaretti al Napoli e spinge a starsene nell’attesa d’un lieto fine. «Noi lo aspettiamo a braccia aperte: sappiamo che ci sono ostacoli di carattere personale e nella vita privata, nei sentimenti di un calciatore, nessuno ha il diritto di inserirsi. Però lui sa che…» .

La mozione d’affetto che decolla da Dimaro è in realtà uno slancio di sincera comprensione: e però, in quel discorso con il cuore in mano, c’è pure la svolta (ufficiale) a sinistra di Aurelio De Laurentiis, la pubblica ammissione dopo settimane di silenzio sull’obiettivo numero uno d’un Napoli praticamente fatto e ormai solo da completare. «Perché io poi sono amico di Zamparini e ci basterebbe un minuto. Balzaretti sappia che siamo qui, decida in libertà» . Meno quaranta ai rintocchi del big-ben ed allo stop definitivo per operazioni e divagazioni: e in questo mese da «dentro o fuori», da risposte certe, la strategia va aggiornata e al piano-A vanno affiancati il piano-B, il piano-C, semmai persino il piano-D per completare il progetto e ultimare il mosaico con il quale lanciarsi in campionato, Europa League e coppa Italia.

IDENTIKIT – Balzaretti è il capofila (indiscusso, indiscutibile) dei desideri d’un Napoli che ha ratificato le idee tattiche di Mazzarri e spinto Bigon ad avanzare: il fluidificante, o l’esterno, deve essere buono a sinistra e anche a destra e l’unico in grado di abbattere lo steccato dell’età è proprio quel cavallo pazzo che imperversa a Palermo, che ha fatto la sua degna figura in Nazionale, che ha avuto giorni e giorni per parlare con De Sanctis e Maggio, ambasciatori in incognito con licenza di persuadere. Ma l’elenco non può fermarsi ad un solo soggetto e le alternative vanno tenute a portata di mano, con dovizia di particolari sui soggetti indicati.

ALY PER VOLARE – Tutto torna, al mercato, pure ciò che sembra appartenere al passato, pure quanto si sospetti sia scivolato nel dimenticatoio: Aly Cissokho (25) ad esempio, è stata l’indicazione della seconda ora – la prima rimane Balzaretti – e quel profilo da top player, quel curriculum vitae contrassegnato dalla esperienza al Lione, dunque al vertice del calcio francese e con comparsate in Champions, rimane unopzione favorevole. Il problema, come riconosciuto persino attraverso il sito dell’OL, rimane la valutazione un po’ in controtendenza con la crisi internazionale; e le chanches, invece, restano affidate al desiderio del mancino di voler cambiare aria per cercare nuovi stimoli.

PABLO IL CALDO – Altrimenti, nel listone della spesa, resta Pablo Armero (26), colombiano come Zuniga, italiano per maturazione calcistica dopo il biennio all’Udinese, un tipetto niente male in campo per la sua spregiudicatezza e fuori per la sua effervescenza. Piace alla Juventus, ma il Napoli non l’ha mai rimosso dall’elenco degli abbordabili.

WHO IS? – La caccia al ventiduenne sul quale credere e investire è cominciata nel momento stesso in cui Aurelio De Laurentiis s’è sbilanciato dal palco del teatro di Dimaro: «Se Balzaretti non dovesse venire, potrebbe arrivare un giovane di 22 anni» . La confessione (provocazione?) ha scatenato il mercato: pochi (e però ragionevoli) indizi hanno spinto a credere che Andrea Santon (in realtà 21), ex interista ora di stanza al Newcastle possa rientrare tra i potenziali cursori da affidare alle cure di Mazzarri, avendo spaziato tanto a destra che a sinistra, essendo cresciuto in un club prestigioso ed essendo dunque in possesso di una conoscenza non solo epidermica del calcio d’elite. Ma Balzaretti guida il gruppo, almeno sino a Ferragosto, la data ultima per poi spingersi altrove e però sempre a sinistra (e un po’ a destra).

[Corriere dello Sport]

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Tommaso Maschio