Esclusiva Mp – V.Esposito: “Destro, vai alla Roma!”

Vincenzo Esposito è stato un uomo importantissimo per la crescita di Mattia Destro. L’attuale allenatore del Prato, infatti, ha guidato l’attaccante nel corso del suo triennio sulla panchina della Primavera interista. Chi meglio di lui per discutere sul mattatore del calciomercato italiano? Esposito un’idea ce l’ha: un maestro della fase offensiva come Zeman potrebbe rappresentare l’ideale per le potenzialità del ragazzo. Non solo Destro: nella chiacchierata c’è spazio anche per la nuova stagione del Prato.

Mister, lei conosce benissimo Mattia Destro: in quale squadra lo vedrebbe meglio?

Credo che la Roma abbia dato un segnale importante con la cessione di Borini. Cedere un giovane di quel livello significa voler fare spazio ad un ragazzo giudicato ancora più forte. A questo punto penso proprio che Mattia finirà nella Capitale. Sono felice per lui: con Zeman potrà solo crescere, si divertirà e segnerà tanti gol.

Com’è la vita per un 21enne conteso dai primi quattro club italiani?

Innanzitutto è bella (ride n.d.r.). Poi si tratta di un fatto assolutamente normale: i calciatori bravi finiscono sempre nelle mire delle grosse squadre, è logico. Credo che Mattia sia consapevole del suo valore, sa che se questi club lo seguono ci sarà un perché. Conoscendolo posso garantire una cosa: non si monterà di certo la testa, è un ragazzo serio e intelligente.

E il suo Prato con quali obiettivi riparte per la nuova annata?

Dobbiamo assolutamente risolvere il problema legato allo stadio: esiste il rischio concreto di giocare a Livorno nella prossima stagione. Una volta sistemata la faccenda potremo concentrarci su tutto il resto. L’importante è ripartire dalla Prima Divisione, con una salvezza conquistata sul campo.

L’incertezza legata a eventuali nuove riforme quanto incide sulle strategie di mercato?

Incide moltissimo. Se prima non si conoscono alla perfezione le avversarie e non c’è una norma precisa sul numero di giovani da utilizzare, allora diventa difficile fare una programmazione completa.

C’è l’idea di offrire uno spazio maggiore ai giovani: concorda?

E’una strada inevitabile, da battere a ogni costo. Non è una scelta a tutti gli effetti: i problemi economici ed il leggero ritardo che il nostro calcio sconta rispetto ai campionati maggiori, fanno sì che si debba ripartire necessariamente dai giovani.

Dametto al Lumezzane. A suo avviso era già pronto per il salto in serie B?

Il Cagliari lo ha mandato a Lumezzane perché laggiù troverà Festa, il suo tecnico nelle giovanili rossoblu. Questo gli permetterà di essere valorizzato ancora meglio: dopo potrà fare il salto.