Secondo giorno di ritiro e prime fatiche per i calciatori in casa Milan. Dopo i primi allenamenti di ieri, compresa partitella finale con la rete stagionale numero 1 di Simone Andrea Ganz, turno intenso di training per i rossoneri, che stanno lavorando agli ordini di mister Allegri per mettere nelle gambe le energie giuste per affrontare al meglio quella che per la truppa meneghina dovrà essere la stagione del riscatto. Assenti ancora i nazionali, che si aggregheranno al resto della squadra nelle prossime settimane, oggi a Milanello si sono rivisti anche Yepes e Taiwo, di ritorno dal prestito al QPR.
Uno degli uomini maggiormente entusiasti è sicuramente Bakaye Traorè. Il ventisettenne centrocampista del Mali è uno dei nuovi arrivi in casa rossonera assieme ad Acerbi e Costant, già al lavoro, mentre l’altra faccia nuova Montolivo arriverà solo a fine mese. Arrivato dal Nancy, il roccioso giocatore africano è apparso tra i più attivi in queste prime ore di ritiro, consapevole che la concorrenza a centrocampo sarà molta e che dovrà lavorare molto per convincere il tecnico milanista a puntare su di lui.
“Sono stato sorpreso dall’accoglienza meravigliosa che ho ricevuto qui da tutti; per me è un sogno essere arrivato a giocare per questa maglia e ora conto di ripagare la fiducia sul campo. Sono un centrocampista duttile: posso giocare in tutte le posizioni in un centrocampo a rombo, da mezzala, da play basso e da trequartista. Si dice che in Italia si gioca un calcio più difensivo ma non sono d’accordo: qui si segna molto più che in Francia, spero di dimostrare anche qui le mie doti realizzative”, le prime parole del maliano rilasciate al canale tematico Milan Channell.
“Mi paragono a Patrick Vieira come modello di centrocampista: nell’Arsenal ha dimostrato di saper fare bene sia la fase difensiva sia quella offensiva. I miei compagni che parlano il francese mi stanno aiutando in questi giorni per la comprensione degli esercizi, ma a breve saprò farmi capire da solo“, conclude Traorè, che già sembra essersi calato nella mentalità e nello spogliatoio milanista.