Grazie Italia, ci hai fatto davvero sognare. Gli azzurri di Cesare Prandelli si godono un po’ di vacanze, nel frattempo c’è un altro calcio ai nastri di partenza. Ieri è stata la volta della Roma di Zeman, domani tocca al Parma e poi si preparerà l’Inter di Stramaccioni. Insomma, una sola certezza: per gli appassionati non esistono mai ferie.
L’estate è il tempio dei sogni, degli acquisti mancati, di quelli che arrivano in punta di piedi e poi si rivelano decisivi. Chi sarà il nuovo Nocerino? Chissà, magari uscirà fuori nuovamente da casa Milan: Traoré promette bene, Montolivo ha una voglia matta di imporsi come centrocampista di livello internazionale, di Constant nessuno parla e questo può essere un indizio positivo. Per i rossoneri, più in generale, si prospetta una sessione di mercato all’insegna dell’oculatezza, del virtuosismo finanziario e delle grandi idee. Alcuni sostengono come la conferma di Thiago Silva possa rivelarsi il vero colpo di Galliani, ma le realtà dice altro, la realtà vede una Juventus che ha già vinto e in più ha migliorato la propria rosa.
Di Isla e Asamoah se ne discute forse troppo poco, eppure avere due “rincalzi” del loro calibro è indice di grande competitività. Ad un centrocampo già fantastico si sono aggiunti due calciatori poliedrici, bravi in entrambe le fasi, smaliziati e già pronti per le platee che tolgono il respiro. La difesa godrà dell’apporto di Lucio, un campione a fine carriera per alcuni, un rinforzo stellare per altri, di certo un vincente. Il brasiliano rispecchia a pieno le qualità predilette da Antonio Conte: scommettiamo che dirà ancora la sua, soprattutto in Champions League.
E dietro? Dietro c’è l’Inter, mai da sottovalutare, fosse solo per il nome. E’ strano osservare un Moratti così accorto sotto il profilo economico, un Moratti per cui vale prima la regola del cedere e poi forse si può comprare. I tempi sono davvero cambiati, i nuovi paperoni adesso vengono da molto lontano, non capiscono nulla di calcio e ci appaiono come dei mostri irraggiungibili. Stramaccioni dovrà fare di necessità virtù e questa non è propriamente la condizione ideale per un allenatore agli esordi. Il supporto della società sarà importantissimo: si spera che i dirigenti nerazzurri, in caso di un bilancio negativo al 31 agosto, siano in grado di riconoscere le proprie nefandezze e quindi di assicurare un buon credito al giovane tecnico romano.
E a Roma città come se la passano? A Trigoria già si sgobba, ma ancora non è nulla in confronto ai carichi di lavoro che i giallorossi dovranno sorbirsi nel ritiro in Trentino. E’ la dura legge di Zeman, se eseguita alla perfezione porta sempre i suoi frutti: i vari Lamela, Bojan, Pjanic e Borini sono attesi da una stagione che potrà segnare in positivo il resto della loro carriera. I giovani ci sembrano adatti al calcio del boemo; le loro caratteristiche contrastano con quelle di altri elementi, forse troppo maturi per adattarsi ad un certo gioco. Ma Sabatini sa bene che sul mercato non si potrà più tergiversare, perché questa Roma ha bisogno di svestire i panni di Walt Disney per indossare finalmente quelli di Lupen. La troppa fanciullezza storpia se non accompagnata da furbizia ed esperienza.
Molto attivo è il Parma di Tommaso Ghirardi, il quale si ritrova tra le mani un bel gruzzoletto dopo le cessioni di Borini e Giovinco. Amauri in Emilia può ritrovare brandelli del campione che incantò Palermo; Belfodil è un attaccante dalle potenzialità enormi. Parolo ha incrociato la Nazionale lo scorso anno ed è stato a lungo inseguito dai top club. L’Udine saprà risorgere dopo le cessioni eccellenti e confermarsi come una realtà importante? Sì, non ne dubitiamo. Anche se finire sul podio per la seconda volta consecutiva sembra un’impresa titanica. E la Lazio, la Fiorentina, il Palermo, il Bologna? Ci vorrebbero fiumi e fiumi di inchiosto, ne riparleremo con il prossimo editoriale. Tanto chi ci muove da qui? Le ferie riserviamocele per il giorno di poi e il mese di mai: il calcio non va mai in vacanza.