Intervistato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport, Paolo Di Canio, tecnico dello Swindown Town, ha usato parole abbastanza dure nei confronti dell’attaccante della Nazionale e del Manchester City, Mario Balotelli.
Parole abbastanza al veleno per Super Mario, definito ancora istintivamente un bambino dall’ex calciatore della Lazio e del West Ham: “Se andiamo ad analizzare la partita con la Germania, lui fa due cose che sono nel suo repertorio. E’ vero che i grandi eventi possono aiutare a consacrare un talento, ma non è stata la sua consacrazione, solo il primo passo – spiega Di Canio – In finale contro la Spagna ho visto la grande volontà di lottare ma sempre a livello individuale, si porta dietro ancora egoismo individuale. E poi con quello che dichiara si vede che non stai pensando al calcio ma solo a mostrare il fisico per far vedere che sei il più forte. Se avesse fatto gol, sarebbe stato il re e il capocannoniere della competizione. E’ istintivamente ancora forse un bambino, egoista, pensa solo a se stesso, e credo che abbia bisogno di schiaffoni, ma schiaffoni veri a scopo benefico. Spero che Prandelli, che io stimo molto, lo abbia fatto. 23 presenze, 2 espulsioni e 8 giornate di squalifica in Inghilterra, non venitemi a parlare di etica poi“.