Platini orgoglioso di Euro2012

E’ un Michel Platini più che soddisfatto quello che ha parlato tracciato un bilanci di questa quattordicesima edizione dell’Europeo di calcio. Proprio nel giorno dell’atto conclusivo, la finalissima di Kiev tra Spagna e Italia, Le Roi Michel ha voluto elogiare la riuscita in pieno della manifestazione, sottolineando come Polonia e Ucraina abbiano risposto alla grande alle aspettative della UEFA e dei media di tutto il mondo. Un campionato perfettamente riuscito, dunque, per certi versi addirittura memorabile.

La Polonia e l’Ucraina hanno organizzato un torneo fantastico che resterà nei nostri ricordi. La frase ‘Creare la storia insieme’ non è mai stata più vera in termini di economia, infrastrutture, sviluppo del calcio e crescita sociale. EURO 2012 ha lasciato la migliore eredità possibile. Oggi provo soprattutto un sentimento d’orgoglio. La Polonia e Ucraina si sono dimostrate all’altezza di organizzare il torneo. La gente è stata entusiasta e ha imposto un livello qualitativo molto alto che sarà difficile eguagliare. EURO 2012 lascia un’eredità molto importante in entrambi i paesi“. Queste le parole di lode ai due paesi organizzatori del presidente della UEFA.

In Polonia e Ucraina ho visto l’orgoglio sul volto della gente: orspitando il torneo, tutti hanno voluto dimostrare che il calcio esiste anche nell’Europa dell’Est. Il calcio giocato è stato eccellente e offensivo, ci sono stati molti gol e i tifosi hanno creato un’atmosfera unica. Sono orgoglioso di tutti quelli che hanno partecipato al progetto. L’interesse verso il calcio per nazionali è stato anche dimostrato dall’audience televisiva: il calcio europeo, dunque, si conferma molto divertente“, ha continuato Platini.

Un ultimo cenno anche alla prossima edizione, Francia 2016, che vedrà l’allargamento della competizione a 24 squadre: “Abbiamo i mezzi per avere 24 buone squadre in Europa. Quando le federazioni prendono parte a un torneo, sono orgogliose di farlo: è positivo per la promozione del calcio, per la crescita della nazionale e lo sviluppo dei giovani del paese. Con 24 squadre, ci sarà più gioia in molti più paesi“.

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Michele Pannozzo