ESCLUSIVA MP – Atzori: “Le panchine sono poche e noi siamo troppi”

Gianluca Atzori è uno dei tecnici rimasti, un po’ a sorpresa, senza panchina. Accostato a varie squadre di serie B, in particolare al Padova, l’ex doriano accetta con filosofia il verdetto. Nessuna novità anche per quanto riguarda il suo sogno, un desiderio mai nascosto: allenare all’estero.

Buonasera mister, la ritroviamo stranamente disoccupato. Sia sincero, se lo aspettava?

Guardi, nel calcio le trattative vivono sempre sul filo dell’incertezza. Noi allenatori siamo troppi, ci vorrebbero dieci categorie professionistiche per permettere a tutti di lavorare. Ovviamente non mi fa piacere essere ancora in vacanza, avrei preferito stare a qui a progettare il ritiro estivo. Però sono le controindicazioni del mestiere, cose che succedono.

Il Padova è la squadra a cui è stato più vicino?

Si, senza dubbio. Quella con il Padova era una trattativa ben avviata, i presupposti per chiuderla non mancavano. Poi la dirigenza ha dirottato le proprie attenzioni verso un’altra parte.

E adesso non c’è niente in ballo? Magari dall’estero, il suo sogno…

Allenare all’estero è il mio sogno, l’ho detto più volte e lo confermo. Purtroppo non c’è nessuna situazione sviluppabile al momento.

La Sampdoria ha dato il benservito a Iachini: neanche centrare il massimo risultato basta oggi per meritarsi la riconferma?

Queste sono dinamiche interne al club doriano, non le conosco e non posso commentarle. Ci saranno dei motivi più profondi alla base, basti vedere il tecnico che stanno cercando. Parliamo di Benitez, uno dei migliori in Europa.

In serie A c’è il rischio che la Juventus scavi un solco tra sé e la concorrenza?

La Juventus ha acquistato finora calciatori adatti al calcio di Antonio Conte. Sono sicuro che in tutte le operazioni ci sia stato il suo zampino. Ma ci tengo a sottolineare una cosa: si parla tanto di questo divario, ma in campo chi ci va? Lo scorso anno una simile situazione sembrava esserci tra Juventus e Milan, invece poi sappiamo come è andata a finire. I campionati non si vincono a luglio.