Verratti, il Napoli prova a beffare la Juve
Un Verratti dal cilindro azzurro. Così, all’improvviso, come per magia o giù di lì. Fatto sta che il Napoli sta provando il blitz, il tackle stile panzer tedesco, il colpo a effetto in coda a una trattativa che sembrava chiusa e che, all’improvviso, s’è complicata. Interrotta. Stop, nulla da fare per il momento: il Pescara e la Juve non sono riusciti a trovare l’accordo per definire il trasferimento del gioiellino lucidato da Zeman, e De Laurentiis ha accelerato. A modo suo: perché Verratti, 19 anni e 165 centimetri, è un obiettivo primario per tanti di quei motivi che proprio non vuole farselo scappare. E ciò che sembrava impossibile, almeno fino a ieri, è diventato un itinerario da percorrere fino all’ultima curva: ancora una volta Napoli e Juve. Testa a testa, gomito a gomito. Altro che Pechino.
IL DUELLO – Sì, la Cina del mercato è molto più vicina: è a Pescara. E il titolo del film girato nelle ultime ore a Milano, potrebbe scimmiottare un po’ quella guerra degli Antò che proprio in Abruzzo fu ambientata in salsa punk: in questo caso, però, la guerra di mercato riguarda un Marco. Marco Verratti, che ha i capelli rasati, niente cresta, e una valigia già pronta. Il problema, però, resta la destinazione: fino a mercoledì, fino all’ultimo incontro tra Pescara e Juve, la meta designata sembrava Torino; poi, la sorpresa di ieri: niente accordo, moltiplicazione di problemi e Napoli in agguato rinfrancato e galvanizzato. Un duello infinito.
GLI OSTACOLI – Una maratona che ha vissuto il nuovo colpo di scena ieri: dopo l’olandese Bouy, anche l’australiano Troisi non ha trovato l’accordo con il club di Sebastiani. E ciò significa che, in appena un giorno, gli ostacoli per il passaggio di Verratti alla Juve sono diventati due. Nella fattispecie: Bouy, rappresentato da Raiola, ha specificato di gradire il Pescara ma non la cessione in comproprietà ( «Non lascerà la Juve in nessun modo», le parole di Raiola); Troisi, rappresentato da Frank Trimboli, ha invece sollevato problematiche di carattere economico. E Sebastiani ha detto basta: se le due contropartite tecniche affiancate ai 5 milioni di euro cash creano difficoltà, bisogna cambiarle, convincerle o aumentare l’investimento. In attesa di sviluppi, trattative interrotte e arrivederci: a quanto pare, prima di studiare ogni altra mossa il presidente abruzzese si dedicherà innanzitutto a un vertice con il ds Delli Carri, in programma domani, per un punto sulla vicenda.
IL RILANCIO – Il Napoli, dal canto suo, ha atteso, registrato le difficoltà e subito rilanciato l’offerta precedente al Pescara: 7 milioni di euro e i cartellini di Santana e Bariti (che sarà riscattato dal Vicenza). Tutto su Verratti. Un affondo deciso, preciso, perché De Laurentiis s’è calcisticamente invaghito di questo centrocampista illuminato di neanche 20 anni che anche il ct Prandelli ha convocato per l’ultimo stage pre Europeo, in vista di un progressivo inserimento nel gruppo della Nazionale.
IL GRADIMENTO – Marco, nel frattempo, attende. Freme, certo, ma altro non può fare. Il suo manager, Donato Di Campli, è a Milano e oggi continuerà a coltivare i contatti in attesa di Sebastiani. Sente di continuo la Juve e poi il ds azzurro Bigon, normale. E, a scanso di equivoci alimentati da una serie di indiscrezioni trapelate senza controllo, si limita a precisare: « Verratti non ha mai detto di rifiutare il Napoli: lui è un professionista che si adegua alle decisioni della società. Grazie». Stop. Messaggio breve ma intenso. E anche importante.
[Fonte: Corriere dello Sport]