Rai-Mediaset, per un pugno di tweet
Qualche giorno fa avevamo parlato dell’Europeo che si sta giocando parallelamente a quello sul campo. Stiamo parlando del torneo che vede impegnati i giornalisti della Rai inviati in Polonia e Ucraina. Forse mai come in questa edizione di un grande torneo estivo internazionale se ne sta parlando tanto, ma il livello di telecronache e approfondimenti in studio dei ragazzi di Rai Sport sta lasciando sconcertai da più parti.
Solo oggi il noto critico televisivo del Corriere della Sera Aldo Grasso non ha lesinato aspre critiche nei confronti degli inviati della televisione pubblica. Il teorico del concetto della neotelevisione ha scritto senza mezzi termini: “Il vero dramma di RaiSport è questo: da un lato ci sono tv (Sky e Mediaset Premium) che pensano che lo sport sia la carta vincente della loro offerta e fanno di tutto perché si raggiunga un livello qualitativo più che accettabile, dall’altro c’è una Rai ancorata ancora a schemi frustri e perdenti, secondo cui le direzioni si scelgono per appartenenza politica, gli ospiti per compiacere il governante di turno, i commentatori, mi auguro, per risparmiare. È il modello Rai che è superato, rendiamocene conto“.
Se a ciò si sommano anche piccoli screzi tra giornalisti ci si rende conto che in casa Rai la situazione del tutto tranquilla non lo è. A gettar legna al fuoco delle critiche ci ha pensato un collega, il giornalista di Sport Mediaset Marco Barzaghi, che tramite il suo profilo Twitter ha voluto dire la sua circa il collega Antinelli, in realtà uno dei migliori della spedizione polacco-ucraina.
“i primi due interventi di montale-antinèlli mi hanno già messo i brividi, al resto ci pensa dossena”.
Immediata la reazione di Antinelli, che ha risposto per le rime al collega:
“torno in Italia e vengo a lezione da te, così miglioro un po’. Un collega che critica un collega è il massimo. Complimenti.”
A questo punto Barzaghi ha rincarato la dose, scegliendo l’arma dell’ironia, rispondendo in maniera pepata e sottile al collega della Rai.
“Neanche un po’ di ironia..e pago anche il canone..”.
La guerra dei tweet continua.