Notte prima degli esami: quelli di MP l’hanno passata così
Notte prima degli esami. Quante frasi, quanti film, quante canzoni sono state create intorno a questo argomento? E’una tappa unica nella vita, un giorno che aspetti con trepidazione e poi magari vivi con leggerezza. Non è tanto l’importanza dell’appuntamento ad accendere il nostro io interiore, piuttosto ci emozioniamo per quella sensazione di svolta, di chiusura di un ciclo, di avviamento alla vita vera, di nostalgia per un presente che è già passato. La cosa più bella è sentire il racconto della notte prima degli esami da parte di persone che oggi ti sembrano troppo distanti dai pensieri adolescenziali: lì scopri che davvero tutti sono stati fanciulli, che non sei l’unico scemo a sentirti smarrito, che i genitori devono per forza fare i genitori. In particolare, lì scopri che siamo tutti meravigliosamente uguali.
Noi di Mondopallone (ammesso che interessi a qualcuno) la notte prima degli esami l’abbiamo vissuta così:
Michele Pannozzo: “Ho passato la notte in un pub, sfidando un amico a dama birraia. In pratica, chi mangiava la pedina dell’altro beveva un bicchiere di birra. Il giorno dopo, durante il tema, avevo ancora mal di stomaco. Sono trascorsi dieci anni”.
Gianluca Grasso: “Niente di particolare, ho vissuto l’evento con distacco. Dell’esame non me ne importava molto”.
Elia Modugno: “Ho preso la maturità nel 98, con la vecchia formula. La vigilia del tema c’era Italia – Austria, l’ho vista con alcuni amici a casa. Dopo la partita loro sono andati subito a studiare, mentre io mi sono goduto le gare della sera perché non aspiravo al massimo”.
Luca Lattanzi: “Io sono stato in giro fino alle 3 di notte, con 2 amici e 3 ragazze conosciute quella sera. Dopo ho dovuto faticare parecchio sui libri: ero indietro col programma e recuperare non è stato facile”.
Michael Braga: “La mia notte prima degli esami è questa”. (In bocca al lupo Michael)
Vincenzo Compilati: “La mia notte prima degli esami? Un pool party a casa di un amico che aveva la piscina. Eravamo tre quinte”.
Leonardo Puccinetti: “Mi trovavo in un parco fiorentino, un luogo poco raccomandabile. Era il primo anno con la nuova formula, io non avevo praticamente mai studiato. Andò male, ma non mi importava”.
Francesco Loiacono: “Una pizza con un bel gruppo di amici, poi brindisi fino alle 2. Il resto della notte l’ho trascorso giocando alla playstation”.
Alex Milone: “Prima sono uscito con gli amici, poi sono rientrato ed ho trascorso l’intera notte a chattare con un amico. Cercavamo di capire quale saggio ci potesse capitare: ovviamente non ci azzeccammo, ma andò bene comunque”.
Tommaso Maschio: “Tutto il giorno al mare. Vivo a 5 minuti dalla spiaggia, come potevo fare diversamente?”.
Dario Camerota: “Serata con gli amici, brindisi di in bocca al lupo e poi di corsa a ripetere”.