“Andavo a Trigoria, mi allenavo, poi rientravo a casa e bevevo come un matto. Sapevo che la domenica non avrei giocato, così in compagnia di falsi amici provavo qualsiasi tipo di alcool. Ma non solo: mi piaceva molto uscire in discoteca, mi ubriacavo e poi fumavo come un turco. Non sono caduto nella tentazione della droga solo per paura dell’anti – doping, altrimenti avrei fatto anche quello”.
Incredibile ma vero, a parlare così è Cicinho. Il laterale brasiliano, ormai un ex della Roma, confessa di essere sprofondato nel baratro durante la sua esperienza italiana. La trasmissione televisiva Esporte Fantàstico raccoglie i segreti di un uomo che ce l’ha fatta: “Stavo a pezzi, volevo lasciare il calcio. Poi ho conosciuto mia moglie Marry, ho iniziato a frequentare la chiesa evangelica e da lì la mia vita è cambiata. Un mese fa ci siamo sposati ed adesso cerchiamo nuove emozioni: mi piacerebbe continuare a giocare in Europa, in ogni caso il processo di evangelizzazione sarà la priorità del mio futuro”.
In ultimo, un sincero consiglio ai giovani: “Lasciate stare l’alcool, è la peggiore droga al mondo. Ti distrugge, ti spacca la vita”.