Solo un pari per l’Italia di Cesare Prandelli. Gli azzurri devono rimproverarsi più di qualcosa per la mancata vittoria: all’ottimo primo tempo, infatti, non è seguita un’altrettanto tonica ripresa. Ci siamo abbassati troppo, concedendo campo ai dinamici croati. Un avvertimento è però lecito: i nostri avversari non erano degli sbandati, evitiamo per favore i soliti processi nocivi.
ITALIA:
BUFFON 6 – Partita quasi di ordinaria amministrazione. Poco chiamato in causa, non può nulla sul gol di Mandzukic. INNOCENTE
BONUCCI 6 – Un’altra buona partita. Nel primo tempo, addirittura, è uno degli azzurri che gioca più palloni. Qualcuno lo sbaglia, ma era inevitabile. L’importante è che continui ad assicurare prestazioni confortevoli in retroguardia. PROMOSSO
DE ROSSI 6,5 – Non sbaglia quasi nulla, nonostante debba fronteggiare due centravanti veri. E’ meno appariscente rispetto alla sfida di domenica scorsa, ma sulla sua efficacia da difensore oramai non si discute. CAMPIONE
CHIELLINI 5 – Non male fino a quando liscia il pallone che Mandzukic concretizza prontamente. Un errore letale, tremendamente letale. SCIAGURATO
MAGGIO 6 – Parte in sordina, facendo alimentare i dubbi sulla sua reale consistenza in campo internazionale. Si riprende con il passare dei minuti, attaccando e coprendo con buona disinvoltura. CRESCIUTO
MARCHISIO 6,5 – Un primo tempo coi fiocchi: dribbla, va al tiro, si propone alla grande senza palla. Cala con il resto della truppa nella ripresa ma, nel complesso, è uno dei migliori. ROCK
PIRLO 6,5 – Disegna una parabola geniale dalla tre quarti. Uno dei suoi soliti quadri, con la firma inconfondibile. E’ molto generoso, questo lo porta anche a sbagliare qualche passaggio nel tour de force finale. INDISTRUTTIBILE
THIAGO MOTTA 5,5 – E pensare che le premesse erano più che positive. Ma Thiago è ancora in ombra, in alcuni momenti appare un corpo estraneo alla squadra. Se non compensa lo scarso ritmo con la sua padronanza in mezzo al campo, allora sarà difficile che rimanga titolare. RIMANDATO
GIACCHERINI 5 – Corre, si sdoppia nelle due fasi, contiene abbastanza bene Rakitic e Srna. Ma, alla resa dei conti, siamo sempre alle solite: nella nostra area di rigore è un disastro, per la seconda volta consecutiva dimentica l’uomo che poi siglerà il pareggio. LILLIPUZIANO
CASSANO 6,5 – Se non ha 90 minuti nelle gambe non è colpa sua: dopo una stagione di quasi inattività, la cosa è più che normale. Lo aveva detto in conferenza stampa ed ha mantenuto le promesse: quei 60 minuti che può offrire sono un concentrato di qualità per tutta la manovra azzurra. Perché non sostituirlo prima? SEMPRE PRESENTE
BALOTELLI 5 – Parte meglio rispetto alla scorsa gara, è molto dinamico e si propone per il passaggio. Alterna cose buone ad altre decisamente inutili, in pieno stile balotelliano. Nella ripresa è una crocifissione. IRRITANTE
MONTOLIVO 5,5 – Poco, poco, poco. Perché ci ostiniamo a considerarlo migliore di Nocerino e molti altri? SOPRAVVALUTATO
DI NATALE 5,5 – Non porta in dote quello che da lui ci si aspettava. Ma sbagliare una partita è umano, anche per Totò. L’impegno comunque non manca. ASSENTE GIUSTIFICATO
GIOVINCO S.V.
PRANDELLI 5,5 – L’interpretazione è positiva, la squadra ha un’anima ed una buona impostazione tattica. Sono alcune scelte a lasciare perplessi: Giaccherini è un calciatore che qualsiasi tecnico vorrebbe avere, ma è la seconda volta che paghiamo dazio per la sua inconsistenza difensiva. E poi, perché sprecare sempre un cambio quando già sappiamo che Cassano prima o poi dovrà uscire?
CROAZIA
PLETIKOSA 7 – Straordinario per due volte su Marchisio, efficace in ogni conclusione italiana. Non può nulla sulla magistrale punizione di Pirlo. MURAGLIA CROATA
SRNA 6 – Ci si aspettava di più in fase di spinta, ma la sua prestazione resta comunque positiva. DILIGENTE
CORLUKA 6,5 – Un po’ in bambola all’inizio, soprattutto per l’ispirazione di Cassano e Balotelli. Cresce strada facendo e dirige i compagni con autorevolezza. SICURO
SCHILDENFELD 6 – Peccato non aver saputo sfruttare pienamente la lentezza di questo massiccio centrale. Lui fa quel che può, di testa domina e nel gioco corto se la cava senza badare all’estetica. CHIRURGICO
STRINIC 6,5 – Con Maggio è una bella sfida sul piano della corsa. Soffre poco il napoletano e quando attacca produce sempre qualcosa di interessante. Suo l’assist per il gol di Mandzukic. PENDOLINO
RAKITIC 6 – Galleggia a fasi alterne, quando si accende è un pericolo costante per la nostra difesa. Ala veloce e tecnica. ZIG ZAG
MODRIC 6 – Si sacrifica molto, svolge un lavoro in copertura che non rientra nelle sue corde. Una dimostrazione di leadership, che gli vale mezzo punto in più. Potrebbe essere più decisivo in fase di costruzione, anche se a tratti ci mostra il suo bel piede. MATURO
VUKOJEVIC 5,5 – Medianaccio di provincia, utile per equilibrare la squadra e basta. Si limita al compitino. TACCAGNO
PERISIC 5,5 – Non assiste a dovere Strinic, per nostra fortuna. Avrebbe la possibilità di incidere molto grazie ai movimenti senza palla del compagno. SPENTO
JELAVIC 5 – Ha giocato? INESISTENTE
MANDZUKIC 7 – Gran bel centravanti, completo e concreto. Di testa, di piede, in profondità, venendo incontro al compagno, sa giocare un po’ in tutti i modi. Si dice che lo voglia la Fiorentina: non sarebbe una cattiva idea. PIACEVOLE SCOPERTA
BILIC 6,5 – Ha studiato bene la gara e si vede. La sua squadra è costruita per giocarsela con tutti, senza timori reverenziali. Andrà via dopo gli Europei ma il gruppo è ancora suo.