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OLANDA
Stekelenburg 6,5 – Gli unici motivi per cui il primo tempo si è concluso con soli due gol di scarto sono le sue parate. Sulle due reti è impotente: colpa di una difesa statica; mentre nelle altre occasioni si fa sempre trovare pronto e risponde da grande portiere. La respinta alla fine del primo tempo e la doppia parata su Hummels nel secondo dimostrano l’ottima condizione fisica dell’estremo difensore della Roma, che permettono ai suoi di restare a galla. Unica nota negativa la pessima gestione del retropassaggo di De Jong, che soltanto per la leggerezza di Klose non si trasforma nel 3-1.
Van Der Wiel 5,5 – Il terzino olandese prova a proporsi davanti senza grande successo e pian piano rinuncia, limitandosi a arginare Podolski senza fatica. Tuttavia con la squadra in difficoltà non riesce a contribuire ad una reazione, preferendo rimanere in difesa ed evitare ogni rischio.
Mathijsen 5 – La coppia difensiva è totalmente in balia degli attaccanti tedeschi, cerca di arginarli con il fuorigioco ma sbaglia spesso e proprio in occasione del primo gol commette gravi errori di marcatura, che si ripeteranno per tutto il resto della partita. Il difensore del Malaga è uno dei principali autori della sconfitta odierna.
Heitinga 4,5 – Il peggiore dei suoi, è il principale colpevole su entrambe le reti avversarie. Non segue mai l’uomo e sbaglia spesso la trappola del fuorigioco, lasciando troppo spazio ad un Mario Gomez letale. Giornata nera per il difensore dell’Everton che si è anche trovato davanti un centravanti che non perdona.
Willems 5 – Il terzino sinistro non è in grado di sostenere un Muller che fa ciò che vuole sulla fascia. La giovane età e la poca esperienza internazionale non gli permettono di contenere l’esterno tedesco anche a causa del poco appoggio dei compagni. La fase offensiva è totalmente assente e non aiuta il gioco degli olandesi quando faticano a trovare spazi.
Van Bommel 5,5 – Nei primi minuti, quando è l’Olanda a controllare la gara, tocca molti palloni e crea gioco, come dimostra la più grande occasione del primo tempo dei suoi, creata da un suo lancio lungo. Dopo lo svantaggio nonostante la posizione nevralgica in mezzo al campo, il centrocampista del Milan scompare, non riuscendo nemmeno a fare quello che gli riesce meglio: rubare palla.Dal 45′ Van der Vaart 5 – La punta del Malaga viene schierato in un momento poco positivo e in una posizione a lui completamente estranea. Certo non può cambiare il match così defilato, lui che è un falco in area.
De Jong 5 – Invisibile per tutta la durata dei 90′. Dovrebbe essere regista e mediano, l’uomo che crea gioco e recupera palla a centrocampo, ma, complice lo scarso appoggio dei compagni, non interpreta il suo ruolo e non riesce a mantenere il pallone in mezzo al campo.
Robben 6 – La stella degli Orange è autore di una prestazione insufficiente fino alla metà del secondo tempo, quando in concomitanza col resto della squadra si sveglia e effettua quei movimenti che lo hanno reso il campione irrinunciabile del Bayern Monaco. Dal 83′ Kuyt N.C. – Entrato a poco dalla fine non ha molto spazio e trova una squadra spaccata in due. Le sue qualità non hanno tempo di esprimersi.
Sneijder 6,5 – Come Robben il trequartista interista, stavolta schierato largo a sinistra, mostra le sue qualità verso la fine del secondo tempo, sfiorando anche il gol, evitato soltanto dal sacrificio di Boateng. Se nell’Inter si avevano dubbi sul suo schieramento in questa posizione, in nazionale ha dimostrato di potersi esprimere al meglio anche come laterale.
Afellay 6 – L’unico nei primi 45′ a crederci sempre, insieme a Van Persie, l’esterno blaugrana mette spesso al servizio dei compagni la sua velocità, diventando l’unica vera preoccupazione della difesa tedesca. Le sue continue accelerazioni e cross dal fondo offrirebbero ottime occasioni ad una squadra più in palla. Purtroppo, come il resto dell’Olanda, pian piano si spegne e deve far spazio al cacciatore. Dal 45′ Huntelaar 5 – Assente totalmente dall’azione offensiva per tutto il secondo tempo, cambio tanto voluto dagli esperti ma davvero poco incisivo.
Van Persie 7 – Il capocannoniere della Premier League è stato tanto criticato in questi giorni perchè nessuno come lui doveva trascinare questa squadra dopo la straordinaria stagione con l’Arsenal. Stasera ha fatto vedere quello che tutti gli chiedevano: in una squadra spaesata, sfiduciata, è il più pericoloso e nonostante le pochissime occasioni riesce a segnare un gol e a far sperare i suoi fino all’ultimo secondo.
Bert van Marwijk 4,5 – Ancora una volta l’allenatore degli Orange mostra poco polso, non riuscendo a scuotere una formazione schierata male e incapace di rendersi pericolosa. Anche i cambi sono poco azzeccati: il 4-1-4-1 schierato spacca in due la squadra, rendendole impossibile creare gioco in maniera lineare. Tecnico bocciato definitivamente, incapace di coordinare lequalità individuali che hanno dimostrato di esserci nel secondo tempo.
GERMANIA
Neuer 6,5 – Il giovane portiere del Bayern dimostra ancora una volta di essere pronto da tempo per i grandi palcoscenici. Ormai è una sicurezza per i suoi compagni e anche se non è molto impegnato durante il match, si fa trovare pronto quando viene chiamato in causa. Non ha colpa sullo straordinario gol di Van Persie, che gli toglie il vanto della porta inviolata, ma non il riconoscimento di una grande prestazione.
Boateng 6,5 – Prestazione positiva del terzino sinistro del Bayern Monaco che è sempre molto generoso, offrendosi costantemente in avanti senza mai dimenticare di rientrare. Fondamentale la deviazione sul tiro di Van Persie che avrebbe portato gli Orange al pareggio, emblema della sua partita.
Badstuber 6 – Il gran gioco dei suopi permette al centrale bavarese di non dover intervenire per gran parte del primo tempo. Quando i suoi compagni calano d’intensità da stabilità alla difesa, senza sbavature.
Hummels 6,5 – Il giovane centrale del Dortmund smostra davanti al pubblico del Metalist Stadium sfoggiando le sue qualità non soltanto in fase difensiva ma anche in quella di possesso. Spesso esce palla al piede e addirittura sfiora in gol. Unica nota negativa il decisivo errore su Van Persie che gli permette di segnare. Segno ancora una volta che il difensore tedesco ha tutti i numeri per diventare un campione, anche grazie alle sue qualità tecniche, ma ha ancora difficoltà nelle marcature.
Lahm 6 – Il capitano del Bayern grazie alla sua notevole esperienza aiuta la difesa a contenere l’assalto olandese. Pecca offrendosi poco in avanti e contribuendo poco alla fase di possesso dei suoi, compensando comunque con un’ottima fase difensiva.
Schweinsteiger 7,5 – Insieme a Gomez il migliore dei suoi, non a caso è l’assist-man in entrambi i casi. Si propone con generosità e corre per tutto il campo con continuità. Una sicurezza per intensità e gioco nella Germania e nel suo club.
Khedira 6 – Il centrocampista ormai fondamentale per Löw non brilla in questi 90′ ma svolge quel lavoro tattico fondamentale che lo ha reso un uomo fondamentale anche nel Real di Mourinho. Amministra il centrocampo e svolge il suo compito senza sbavature, permettendo a Schweinsteiger di inserirsi senza timore. Al 90′ Bender N.C.
Muller 6,5 – L’attaccante bavarese dimostra ancora una volta la sua classe, spaziando sulla fascia per tutta la partita. Contribuisce notevolmente al dialogo tra Gomez ed il centrocampo riempiendo il vuoto tra i due reparti. Giocatore fondamentale che manca il gol ma offre buoni spunti e fantasia, non dando punti di riferimento ai difensori avversari.
Ozil 6,5 – Il trequartista in forza al Real Madrid fa vedere quello a cui ci ha abituato in Spagna: concretezza e bel gioco. Smarca senza difficoltà le punte e offre occasioni per tutta la partita, non ha timore di cercare l’uno contro uno. E’ l’uomo dietro la superiorità numerica offensiva dei suoi. Sforna il possibile assist per il 3-0 a Podolski ma l’esterno offensivo spreca. All’81’ Kroos N.C.
Podolski 5 – Unica nota negativa dello schieramento tedesco: totalmente invisibile per la maggior parte del tempo, quando deve farsi trovare pronto sbaglia tutto e spreca l’occasione di dare il colpo di grazia all’Olanda.
Mario Gomez 8 – Dopo la prestazione con la Danimarca opaca acnhe se condita da un gol, il capocannoniere della Bundesliga fa vedere con che numeri si è conquistato questo titolo. Dopo il primo gol l’attaccante del Bayern non si rilassa, anzi corre ancora di più, tornando spesso a centrocampo per contribuire a pressare e riesce comunque a segnare una seconda rete da cineteca. Se si avevano dubbi sulla sua possibilità di brillare con la nazionale, lui le ha fugate tutte stasera. Uomo partita. Dal 72′ Klose 5,5 – Praticamente invisibile fino all’errore di Stekelenburg, non è abbastanza freddo per chiudere la partita.
Joachim Löw 6,5 – Prepara benissimo la partita confermando anche il precedentemente poco brillante Mario Gomez. Prepara ottimamente la fase difensiva con un pressing alto che annulla il gioco olandese e mostra tutti i numeri a cui questa nazionale ci ha abituato. I dubbi sorgono quando, dopo la rete di Van Persie, i suoi sembrano accusare il colpo e lui ritarda un cambio in quel momento necessario. La buona impostazione ed organizzazione permettono comunque alla Germania di conquistare i tre punti.