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ESCLUSIVA MP – Favini: “Gabbiadini ha un futuro luminoso”

Manolo Gabbiadini è uno dei giovani più discussi di questo calciomercato. Juventus, Napoli e Wolsfburg gli danno la caccia da vari mesi: i bianconeri, al momento, sembrano vicinissimi al ragazzo. Abbiamo deciso di conoscerlo meglio attraverso il parere di un esperto. E chi meglio di Mino Favini? Il 76enne gestisce da un ventennio il vivaio dell’Atalanta, il quale sotto la sua guida è diventato uno dei più floridi d’Europa. Il giudizio del talent – scouts è positivo: Gabbiadini ha tutto per imporsi.

Signor Favini, pare si sia scatenata un’asta intorno al vostro attaccante. E’ pronto per il grande salto?

Gabbiadini ha delle qualità importanti, è un ragazzo di soli 20 anni che già si è imposto all’attenzione dei grandi club. Gli manca ancora quel pizzico di esperienza necessaria ad ogni attaccante, ma sa giocare a calcio e possiede le qualità del bomber vero. Non so se ci avete fatto caso ma il suo tiro è davvero particolare: tiene sempre la palla bassa e fa partire delle rasoiate imprendibili per il portiere. Deve comunque irrobustirsi un po’, il tempo è dalla sua parte.

In quale delle squadre a lui interessate lo vedrebbe meglio?

Si parla molto della Juventus negli ultimi giorni, anche il Napoli sembra che non molli. Ripeto: a mio avviso gli servirebbe una stagione da titolare prima del grande salto, però non è detto che non possa esplodere seguendo la strada inversa. Le qualità ci sono, dipende esclusivamente da lui.

Quest’anno è stato chiuso da Denis: i due erano proprio incompatibili per giocare assieme?

Non erano incompatibili, in un paio di partite si sono visti in coppia e le cose non sono andate poi così male. Ha trovato poco spazio perché Denis si trovava benissimo come unico terminale offensivo: poteva muoversi a suo piacimento nell’area di rigore e riceveva molti cross da Schelotto e Peluso. Era la soluzione ideale per l’argentino.

Bonaventura sembra non avere ancora una collocazione tattica precisa. Qual’è il suo ruolo?

Da esterno ha tutto per fare bene, credo che il recente campionato lo dimostri. Può giocare anche da centrale e, soprattutto, da trequartista. Quel ruolo è però occupato da Maxi Moralez, quindi deve perfezionarsi sulla fascia e cercare di ritagliarsi un posto importante in quella zona di campo. E’ un calciatore di livello: ha corsa e tecnica, gli manca solo qualcosina dal punto di vista fisico.

Il vostro vivaio è da anni uno dei più floridi: chi sono i prossimi campioncini in rampa di lancio?

Al momento non saprei dirle, negli ultimi anni abbiamo in realtà incontrato delle complicazioni. La concorrenza è aumentata: se i grandi club investono nel settore giovanile, primeggiano anche lì. Non c’è nulla da fare, il denaro non si inventa. Sono però fiducioso per la prossima stagione, perché penso che Minotti sarà collocato in pianta stabile con la prima squadra. Inoltre rientreranno dal prestito alcuni ragazzi, molti dei quali dalla Prima Divisione, che hanno fatto bene e tornano a Bergamo con una maturità diversa.