L’Italia c’è ed è pronta a trascinare il popolo azzurro. E’ questo il responso della prima gara europea di Cesare Prandelli: il ct mette a tacere le critiche e dimostra di sapere quello che fa. E’ stata una nazionale coraggiosa, che ha aggredito la Spagna e ci ha fatto vedere undici uomini pronti ad aiutarsi a vicenda. Nel finale siamo calati, soprattutto a centrocampo, ma era inevitabile. La Roja è cosa nostra, il loro calcio esalta a pieno alcune caratteristiche importanti del gruppo azzurro. Ci vuole ben altro per irretire la scuola italiana: loro lo sapevano già, da oggi lo sappiamo anche noi.
ITALIA
BUFFON 7 – Eroico su Torres lanciato a rete. Un altro portiere sarebbe caduto facilmente, non lui. Compie altre due parate fondamentali, su Fabregas prima e su Iniesta poi. Il più forte è sempre lui, alla faccia degli scandali. CAPITANO CORAGGIOSO
BONUCCI 6 – Un primo tempo importante, in linea con il resto del reparto pur commettendo qualche sbavatura. Nella ripresa soffre il calo generale della squadra e, soprattutto, lo stazionamento fisso dell’immenso Iniesta sulla sua corsia. A volte traballa, ma non affonda mai. FIDO SCUDIERO
DE ROSSI 7 – Monumentale nei quarantacinque minuti iniziali: le palle verticali sono tutte sue, trova anche il tempo di impostare la manovra in alternanza a Pirlo. L’arrembaggio finale degli avversari lo mette a dura prova e in alcune situazioni dimostra di non essere un difensore. Ma guida il reparto con forza e personalità. LEADER
CHIELLINI 6,5 – Segue fin quasi a centrocampo gli avversari, è ruvido ma sempre concreto. Se la cava bene sia sul corto che sul lungo. GUERRIERO
MAGGIO 5,5 – E pensare che di spazio ce ne sarebbe su quella corsia. Fa alcuni movimenti dei suoi, soprattutto all’inizio, e Pirlo è bravissimo a innescarlo. Offre sempre la sensazione di avere un po’ di timore. VORREI MA NON POSSO
MARCHISIO 6,5 – Gara di corsa e sostanza: si inserisce alla perfezione tra le linee, mette in difficoltà Xabi Alonso e si adopera anche nel pressing. La stanchezza lo frena nel finale, quando contrastare il palleggio spagnolo è impresa ardua. IMPORTANTISSIMO
PIRLO 7 – Al contrario dei compagni, e paradossalmente, comincia così così per poi salire in cattedra strada facendo. Nelle battute iniziali è prevalentemente De Rossi ad impostare, poi il geometra decide di prendersi la squadra in mano: Di Natale lo ringrazia ancora, il suo assist è un elogio al calcio. ALTRA CATEGORIA
THIAGO MOTTA 5,5 – Non entusiasma, è troppo lento per quello che richiederebbe la partita. Impegno e dedizione non mancano, contrasta gli avversari e prova ad inserirsi senza palla. Ma a volte frena l’azione dei compagni e, nel finale, è in completa balia degli spagnoli. BIANCO E NERO
GIACCHERINI 5,5 – E’ vero, sbaglia sulla rete di Fabregas e soffre tremendamente Jesus Navas. Ma gli si richiede un compito troppo difensivo per lui, al quasi esordio in nazionale e contro una squadra di campioni. Nella prima frazione di gioco, quando ha la possibilità di stare più alto, la sua dinamicità è un’arma preziosa per Prandelli. SOLDATINO SFORTUNATO
CASSANO 6,5 – Una gara che riempie gli occhi, non eccezionale ma strepitosa per intensità e per quello che le sue condizioni fisiche gli consentono. E’ un pericolo costante per Arbeloa e Piqué, decentrato a sinistra esprime il meglio delle sue qualità. Fantantonio ci tiene all’azzurro, sarà un grande trascinatore. ANIMA ITALIANA
BALOTELLI 5,5 – Meriterebbe di meno, perché quella ingenuità clamorosa pesa come un macigno. Supermario è ancora questo per il momento, forse non possiamo farci nulla. Meglio apprezzare allora i dati positivi della sua partita: un discreto impegno nel pressing, alcune giocate notevoli e la sensazione costante che Sergio Ramos possa soccombere nel confronto. PUNTO INTERROGATIVO
DI NATALE 6,5 – Totò è una sentenza, smentisce coloro i quali non lo vedevano adatto per la scena internazionale. Una palla e un gol, da attaccante consumato e implacabile. Avrebbe, a dire la verità, una seconda chanche: poteva far meglio ma non era facile. RISERVA DI LUSSO
GIOVINCO 5,5 – Ha la sfortuna di entrare nel momento peggiore per gli azzurri. Era forse la gara più importante della sua carriera. Diamogli tempo, ma il talento c’è e ci aspettiamo progressi rapidi. NON E’ TEMPO PER NOI
PRANDELLI 6,5 – Il ct disegna una squadra duttile, dinamica, moderna. De Rossi è un top player anche in quel ruolo, mentre le linee spagnole sono messe a dura prova dalla nostra disposizione tattica. Ingaggia una sfida uomo contro uomo, reparto contro reparto. E’ un’Italia coraggiosa e quasi perfetta per il calcio che propone l’avversario. Forse Giaccherini e Motta potevano essere sostituiti in corso d’opera e Balotelli dopo, ma è anche vero che Di Natale entra e segna subito. Faremo un Europeo all’altezza delle tradizioni. GARANZIA
SPAGNA
CASILLAS 6,5 – La parata su Motta è decisiva, così come importanti sono altri interventi. Non può nulla sulla rete di Di Natale, nel complesso è la solita certezza. Non ci fosse Buffon, probabilmente, sarebbe il migliore al mondo. ENORME
ARBELOA 5,5 – Soffre in fase difensiva e quando spinge rivela tutti i suoi limiti. In una squadra del genere, poi, la sua poca confidenza con il pallone emerge ancora di più. DESTINO SEGNATO
PIQUE 6 – Non una prestazione da incorniciare, quando l’Italia affonda con decisione va in difficoltà. E’ il migliore però di una retroguardia incerta e da rivedere: almeno lui non soccombe mai. SI PUO’ DARE DI PIU’
SERGIO RAMOS 5 – Un pericolo costante… per la Spagna! Balotelli lo fa soffrire terribilmente nonostante non sia nella sua giornata migliore. E’ sempre impacciato, anche quando si tratta di impostare l’azione da dietro. E’ gioco facile per Di Natale incunearsi tra le linee e beffare Casillas. SBANDATO
JORDI ALBA 6 – Maggio si limita da solo, non è che il terzino del Valencia dimostra chissà cosa. Non spinge come ci si aspetterebbe, il suo primo pensiero è quello di non commettere errori. Sufficiente e nulla più. ELEMENTARE
XAVI 6 – Dal “Professore” ci si aspetta sempre qualcosina in più, è logico. Gli azzurri sono bravi a limitarlo. Meglio così: quando si accende non perdona. MEZZO SERVIZIO
BUSQUETS 6,5 – Tra i migliori della Spagna: solito lavoro prezioso in fase di copertura e tanto dinamismo e impegno. Giocatore sottovalutato, il suo equilibrio è una manna dal cielo per una squadra così creativa. INDISPENSABILE
XABI ALONSO 5,5 – Il centro sinistra non è la posizione che più gli si addice, infatti Marchisio lo mette alle corde fin quando i suoi non salgono in cattedra. Si salva grazie al mestiere. LIMITATO
SILVA 6 – Il peggiore in campo, se non fosse per quell’assist magistrale che Fabregas concretizza. Non era ispirato, ma un campione sa essere decisivo anche nelle sue giornate peggiori. OTTIMIZZATORE
FABREGAS 6,5 – Senza palla è uno dei calciatori più forti d’Europa: i suoi movimenti sono difficilmente arginabili. Da finto centravanti non tocca molto la sfera, ma quando succede batte Buffon e rialza i suoi. CALCIATORE UNIVERSALE
INIESTA 7,5 – Una delizia, un regalo per tutti noi che amiamo il calcio. Sembra giochi alla playstation, fa cose che voi umani non potete neanche immaginare. La palla è la sua schiava: ma avercene di padroni così. PALLONE D’ORO
JESUS NAVAS 6,5 – Forte della stanchezza di Giaccherini, oltre che della sua poca predisposizione alla fase difensiva, sfrutta una velocità pazzesca e crea seri pericoli alla nostra difesa. VARIANTE PREZIOSA
TORRES 6,5 – Con un attaccante di ruolo si fa tutto più difficile per la retroguardia azzurra. Il Ninò, inoltre, è in netto recupero dopo il momentaccio lungo un anno. In verticale è imprendibile, Del Bosque farà bene a sfruttarlo. ELETTRICO
DEL BOSQUE 6 – La scelta di giocare senza punte di ruolo è qualcosa di normale per la Spagna. Torres gli dimostra che sarebbe meglio fare il contrario, ma gran parte del merito va fornito alla gara italiana. Ci soffrono terribilmente, ma quando noi caliamo fisicamente diventa quasi impossibile pensare di fermarli. Bravo ad inserire Jesus Navas al momento giusto. OCULATO GESTORE