Giuseppe Bruscolotti, ex bandiera del Napoli di Maradona e tifoso sfegatato della squadra azzurra, non ha digerito l’addio di Lavezzi. Paragona il “tradimento” al traumatico addio che vent’anni fa privò i campani del più grande calciatore di tutti i tempi. Una nota positiva: Insigne è forte, può giocare ovunque.
Signor Bruscolotti, ma la città come sta reagendo all’addio di Lavezzi?
E come vuole che reagisca? Si soffre, si soffre terribilmente. L’addio di Lavezzi è come quello di Maradona: quando le persone si innamorano, non è mai facile digerire questi shock.
Ma Insigne può sostituirlo?
Insigne è fortissimo, quando uno sa giocare a calcio può stare in qualsiasi squadra. Non bisogna caricarlo di eccessive responsabilità, però ritengo sia uno da Napoli.
Forse sarebbe meglio ricorrere sul mercato?
Queste sono scelte che competono alla società: non mi impiccio.
Domani comincia il cammino azzurro negli Europei: è fiducioso?
Non posso esserlo se ancora non ho visto all’opera la squadra. Dopo la gara con la Spagna, che sulla carta è fortissima, giudicherò. Si fanno troppe chiacchiere e si perde di vista il lato più importante: giochiamo contro i campioni del mondo, sarà estremamente difficile venirne a capo. La formazione? Il problema non è questo. Si parla tanto del ruolo di De Rossi ma forse in molti dimenticano che il giallorosso ha già occupato quella posizione con Luis Enrique.
Ci sarà una sorpresa in questa competizione?
Non è perché non voglio rispondere ma sono abituato a formulare giudizi dopo un paio di partite. Le sorprese possono esserci sempre, soprattutto in un torneo del genere. Vedremo.