Euro 2012, le pagelle di Polonia-Grecia
Partita piacevole e piena d’intensità quella che Polonia e Grecia ci hanno regalato di scena allo ‘Stadio Nazionale’ di Varsavia. Alla fine un pareggio che, per come si è svolta la gara, accontenta entrambe le squadre, che si dividono le due frazioni di gioco.
Inizio match tutto di marca polacca, con un grande Lewandowski, pronto a siglare il gol del vantaggio e a mettere in crisi la difesa avversaria. Nella ripresa Szczesny rovina tutto: prima regala il pareggio ad un incredibile Salpingidis, poi sullo stesso attaccante commette il fallo da rigore che gli causa anche la doccia anticipata. Male anche Karagounis, troppo impreciso e decisivo in negativo, e Papastathopoulos, colpevole sul gol ed espulso.
POLONIA
Szczesny 4,5 – Prima sbaglia colpevolmente il tempo dell’uscita regalando a Salpingidis il gol del pareggio, poi sullo stesso attaccante greco commette il netto fallo da rigore che ristabilisce la parità numerica e rimette tutto in discussione. Insomma, una giornataccia e un esordio europeo da dimenticare al più presto.
Piszczek 6 – Samaras dal punto di vista fisico è un brutto cliente e questo limita le sue folate offensive, ma dietro si batte e non soffre più di tanto.
Wasilewski 6 – Nel gioco aereo si fa valere e contro Gekas ha gioco facile.
Perquis 5,5 – Nel primo tempo viene graziato dall’arbitro spagnolo per un fallo di mano in area, poi non è perfetto nell’intervento sul pareggio ellenico. Va spesso in crisi, inoltre, sui tagli verso il centro di Salpingidis
Boenish 5,5 – Spinta e attenzione ne caratterizzano la gara, che quindi non presenta troppe sbavature. Nel secondo tempo però soffre l’intraprendenza di Salpingidis.
Polanski 6 – Muro di grinta e tenacia davanti alla difesa.
Murawski 6 – Un tiro pericoloso in avvio e poi tanta legna davanti al quartetto arretrato.
Blaszczykowski 6,5 – I suoi cross dalla destra sono sempre pericolosi e dai suoi piedi nasce quello che poi si trasforma nel gol di Lewandowski. Nella ripresa è più spento, ma rimane uno dei più positivi.
Obraniak 6 – Di qualità non è che ne fornisca a gogò, ma è sempre importante nella manovra polacca e sa dettare i tempi da buon regista avanzato.
Rybus 6 – Diciamo che non è che sia la luce della manovra e che sia decisivo, ma quando c’è da affondare, lui c’è. Dal 70′ Tyton 6,5 – Entra per sostituire tra i pali il più famoso Szczesny e si presenta parando un rigore a Karagounis che vale, così, un punto guadagnato. Potevano essere 3 persi, il PSV, proprietario del cartellino, gongola.
Lewandoski 7 – Nei primi venti minuti di gioco segna e si rende pericoloso in varie occasioni. Sempre pronto a mettere in crisi la coppia dei centrali ellenici, sempre pronto a farsi vedere e a dare quantità e qualità. Poi cala, come il resto della squadra, ma il suo battesimo europeo rimane estremamente positivo.
All. Smuda 5,5 – La sua squadra parte fortissima ma poi si spegne e accusa stanchezza. Effettua un solo cambio (forzato) durante tutto l’arco dei 90 minuti: forse qualche rinforzo fresco avrebbe potuto dare nuova linfa alla manovra. Alla fine comunque un pareggio che non preclude il futuro cammino nel girone.
GRECIA
Chalkias 5,5 – Sull’incornata di Lewandowski la sua uscita non è affatto perfetta, anche se non è di certo aiutato dalla coppia di centrali. Per il resto si comporta bene con la sicurezza e l’esperienza di un 38enne.
Torosidis 6 – Alla fine non sfigura contro Rybus e in avanti non disdegna qualche discesa insidiosa.
Papastathopoulos 5 – Il secondo giallo che gli costa l’espulsione è decisamente eccessivo ma durante la quaratina di minuti in cui rimane in campo non è che si guadagni la sufficienza, anzi. In occasione del gol di Lewandowski non si sa dove sia finito e lascia il temibile attaccante polacco da solo libero di incornare a rete. Un esordio non memorabile. L’Italia non lo rimpiangerà, almeno oggi.
A.Papadopoulos 5,5 – Sul gol del vantaggio dei padroni di casa non è esente da colpe e, in genere, non dimostra molta sicurezza nei suoi interventi. Lascia il campo all’altro Papadopoulos per infortunio dopo poco più di mezz’ora. Dal 37′ K.Papadopoulos 6 – Si comporta meglio dell’omonimo uscito malconcio, presidiando con più autorità la propria zona di competenza.
Holebas 5,5 – Soffre il duo Blaszczykowski-Piszczek quando lo puntano e lo attaccano in velocità.
Katsouranis 6 – Lotta e dà fiato: il suo apporto non manca di certo.
Maniatis 6 – Senza infamia e senza lode: rimane la buona presenza fisica messa in mostra davanti ai quattro dietro a lui.
Karagounis 5 – Nervoso e confusionario, vorrebbe giocare da leader ma alla fine non combina granché, anzi. Per completare l’opera, sbaglia il rigore del possibile vantaggio in parità numerica.
Ninis 5,5 – Nella pochezza offensiva ellenica è il più intraprendente dei suoi compagni di reparto, anche se si lascia troppe volte andare a giocate pretenziose e leziose, quando invece non ce n’è alcun bisogno. Dal 45′ Salpingidis 7,5 – Entra e tempo sei minuti semina il panico: prima ringrazia Szczesny e insacca a porta sguarnita, poi sull’1-1 si procura il rigore e causa l’espulsione del portiere avversario che, con lui in campo, passa un brutto quarto d’ora. Qualche minuto dopo segna ancora ma per qualche motivo oscuro, la sua gioia viene strozzata dall’annullamento del gol.
Gekas 5,5 – Dovrebbe rappresentare il punto di riferimento lì davanti ma, soprattutto nel primo tempo, viene servito poco e male. Prova ad aiutare la squadra in fase difensiva ma in attacco è quasi nullo. Dal 68′ Fortunis 6 – Una giovane promessa entrata in campo in un momento particolare, fa quel che può.
Samaras 5,5 – Il suo impegno è encomiabile sia in fase di appoggio alla manovra offensiva sia quando è chiamato a coprire, soprattutto quando la Grecia si trova in inferiorità numerica, la fascia di centrocampo, considerando anche che gioca in un ruolo non suo. Meriterebbe un mezzo voto in più, se non fosse per la troppa imprecisione sotto porta.
All. Fernando Santos 6,5 – Si trova sotto al primo tempo e con un uomo in meno, ma non si perde d’animo e, anzi, azzecca tutti i cambi, in particolare quello Ninis-Salpingidis che cambia totalmente la gara. Se non fosse stato per l’errore di Karagounis, ora eravamo qui a parlare di una vittoria dal sapore d’impresa.
Arbitro Velasco Carballo (SPA) 5 – La seconda ammonizione a Papastathopoulos è decisamente eccessiva. Qualche minuto dopo invece, Perquis in caduta blocca il pallone in area col braccio: il rigore poteva starci. Gestione dei cartellini non proprio ottimale, sacrosanto invece il rigore in favore della Grecia con relativa espulsione di Szczesny. Da rivedere il contrasto con presunto fallo di Samaras che porta all’annullamento del gol.