L’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, continua ad essere il centro della “telenovela” rossonera di mercato riguardo Ibrahimovic e Thiago Silva. L’opera di resistenza, al momento, pare ancora solida ma…
Nel calciomercato le percentuali contano ben poco. O meglio, sono indicative nel momento in cui vengono pronunciate. Si, in quel secondo in cui si esternano, perchè un minuto dopo può arrivare una telefonata capace di far precipitare qualsiasi quotazione.
In questi giorni, tra le telenovele di un mercato infiammato prima ancora di essere cominciato ufficialmente, il Milan è al centro dell’attenzione per due suoi gioielli: Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva. Un bomber e un centrale di difesa, entrambi tasselli fondamentali di una rosa che aspira ai vertici d’Europa in tempi brevi.
Il culmine di questa telenovela, almeno in ordine di tempo, sta nelle ultime dichiarazioni dell’ad rossonero Adriano Galliani: “La notizia di Ibra è assolutamente falsa – rivela il numero due del Milan riferendosi all’offerta di quaranta milioni di euro del Paris Saint-Germain – Non va via nessuno, non vendiamo nessuno. Lui e Thiago Silva restano al 99,9%“.
Ecco. Ora, adoperando un giochino ci immedesimiamo in un tifoso milanista che potrebbe chiedersi, in tono del tutto colloquiale (e ci scusi il Dott. Galliani): “Ma Adriano, se c’è una possibilità su cento sull’addio dei suddetti giocatori, ciò vuol dire che possono partire in qualsiasi momento. Basta una piccola variabile, qualche bigliettone in più, o qualche mal di pancia improvviso di uno dei due giocatori e le possibilità si possono ridurre ad un cinquanta e cinquanta“.
Ovviamente, condurre le trattative di mercato implica anche (e soprattutto) una certa scaltrezza e professionalità nel giocare al rialzo, nello sfidare i potenziali pretendenti (rischiando, perchè no?) ed è quindi questa la chiave di lettura per interpretare le parole dell’amministratore delegato rossonero.
Le percentuali non valgono, il destino dei giocatori non è scritto. Tifosi cari, bisogna solo confidare nel proprio club e sperare comunque di avere sempre “un qualche” Thiago Silva o “un qualche” Ibrahimovic perchè, e scusate la frase scontata (ma che viene spesso sottovalutata) i giocatori passano, ma i colori restano.