ESCLUSIVA MP – Dal Canto: “Nessuno mi ha comunicato l’esonero”

La vicenda che vede coinvolto Alessandro Dal Canto è piuttosto singolare: esonerato con tanto di dichiarazioni ufficiali da parte dei dirigenti del Padova, l’ex difensore della Juve non ha ancora ricevuto nessuna comunicazione personale. Nonostante tutto, il 37enne dichiara di aver compreso la scelta del patron Cestaro e guarda con fiducia al futuro. 

Mister, ha smaltito l’amarezza dell’esonero?

Diciamo di sì, sono abbastanza tranquillo. In fondo non si è trattato di un esonero, piuttosto c’è stata la voglia della dirigenza di intraprendere un nuovo corso. Sono situazioni all’ordine del giorno nel mondo calcistico.

Forse è più deluso per il modo attraverso cui tutto ciò è avvenuto?

Io ho appreso la notizia dai giornali e, ancora oggi, nessuno mi ha contattato per comunicarmi la scelta. Sotto questo punto di vista c’è un po’ di delusione, anche perché io mi sono sempre comportato bene con le persone.

Il Padova ha disputato un ottimo girone di andata: cosa si è inceppato dopo?

Dopo il girone di andata dovevamo effettuare alcune scelte e ci sono stati degli errori di valutazione da parte mia e della società. Nonostante mille problemi, siamo andati avanti e ci siamo giocati i playoff fino all’ultimo: si poteva fare certamente di più, ma sotto il profilo dell’impegno non ho nulla da rimproverarmi.

Si è già fatta avanti qualche pretendente ora che è libero?

E’ ancora presto, bisogna attendere l’esito di playoff e playout. Al momento non mi ha cercato nessuno, ma il tempo c’è tutto e resto fiducioso.

Potesse scegliere, quale sarebbe la destinazione ideale?

Non mi pongo questo problema: sono una persona molto realista e, inoltre, non contemplo la parola progetto. Nel calcio bisogna vivere giorno per giorno, adattandosi alle varie situazioni e interpretandole attraverso le proprie conoscenze.

Cutolo, nonostante sia un po’ avanti con l’età, merita la massima serie?

Credo abbia bisogno di un’ulteriore consacrazione in serie B, con una squadra di vertice. Giocherebbe in un contesto non molto lontano dal livello della serie A e poi sarebbe pronto per il grande salto.

L’exploit del Varese la sorprende?

Raccolgono i frutti di un lavoro costruito da anni e nella squadra odierna si notano ancora le tracce del passaggio di Sannino. La competenza paga sempre nel calcio: il successo del Varese non è casuale.

Nonostante tutto, la Samp resta favorita…

Io vado controcorrente: a mio avviso la favorita è il Varese. Tra le due compagini non c’è un grosso divario, i lombardi stanno bene e hanno l’importantissimo vantaggio della classifica. Punto su di loro.

E’ stata una serie B importante sotto il profilo della qualità, concorda?

Assolutamente. Credo sia stato il miglior campionato degli ultimi anni, sia per la qualità dei calciatori che per quella degli allenatori. Si è visto grande equilibrio sin dall’inizio, le giocate importanti non si sono sprecate e molti giovani sono venuti a galla.

Il migliore tra questi?

Insigne: se non fa passi indietro a livello mentale, diventerà un campionissimo.