Termina con una rete per parte l’amichevole di Oslo tra Norvegia e Croazia. Partita a sprazzi veloce, ma complessivamente bloccata da un atteggiamento molto rinunciatario dei balcanici, e della pochezza tecnica della Norvegia di Olsen, per la seconda volta sulla panchina dei vichinghi, dopo le qualificazioni ottenute ai mondiali del ’94 e del ‘ 98 . L’inzio è tutto di marca rossa: Braaten prima, e Henriksen poi, si divorano due occasioni clamorose davanti all’ottimo Pletikosa. La partita poi scivola via senza grossi sussulti fino all’intervallo. La Croazia cerca di evitare infortuni in vista dell’imminente Europeo, abbassa i ritmi, tiene la palla e non calcia mai in porta.
Nella ripresa si aspetta l’ingresso di Modric, ancora non al massimo dopo il recente infortunio, ma Bilic decide di rivoluzionare la squadra, escludendo dal turnover (quasi) integrale proprio la stella del Tottenham. Entrano Olic,Kranjcar, Pranjic, Eduardo, Ilicevic e Vukojevic, al posto di Jelavic, Dujimovic, Perisic, Mandzukic, Strinic e Srna.
Il ritmo cala se possibile ancor di più dopo la girandola di cambi, e la Croazia non fa altro che tenere il pallone per trascinarsi senza “feriti” e danni al novantesimo. Il match si scuote negli ultimi dieci minuti: prima passa in vantaggio la Croazia con lo splendido colpo di testa del redivivo Eduardo da Silva, e poi, in pienissimo recupero, al novantaduesimo pareggiano gli scandinavi, con la correzione aerea da corner di Tarik Elyounoussi. Esplode l’Ullevaal Stadion.Termina uno a uno.
Per la Croazia, vista la rotazione integrale e qualche assenza di “peso”, un buon test in vista della gara inaugurale dell’Europeo di Polonia e Ucraina, contro i “Verdi” di Trapattoni. I biancorossi dovranno cercare di cambiare intensità e qualità di gioco, oltre a metterci quel pizzico di cattiveria agonistica assente nella serata norvegese. La prossima prova sarà quella decisiva. Dopo due anni di intenso lavoro, molte delle fiches croate si giocheranno contro gli irlandesi. Ai fischi del Trap, domenica potrebbero aggiungersi quelli di un’ intera nazione, viste le aspettative e i proclami del tecnico croato. Questa però, è un’altra storia. Tutta Croata.