In una partita intensa e piena di pathos, il Sassuolo di Pea domina per tutto il match ma non riesce a ribaltare il risultato dell’andata patito contro la Sampdoria, che raggiunge il Varese in finale e spera ancora nel ritorno immediato in Serie A.
Primo tempo spigoloso che si sblocca già al 7′, quando Boakye stende in area Eder e causa il calcio di rigore in favore della Sampdoria. Dal dischetto si presenta Nicola Pozzi che non sbaglia: 0-1 Samp. Ma la prima frazione è di marca tutta neroverde, sia per il gioco espresso che per le occasioni da gol (in verità rarissime): la più importante è quella che capita in aerea di rigore prima sui piedi di Longhi (tra i più positivi data la spinta profusa sulla sinistra) che si fa murare da Da Costa, poi su quelli di Sansone che sulla respinta del portiere doriano prova un tiro potentissimo che attraversa tutto lo specchio della porta ma termina a lato. Il portiere degli emiliani Pomini chiude il primo tempo senza aver toccato pallone, ma il risultato dice Sampdoria.
Ripresa che non cambia copione ma, a differenza del primo tempo, il Sassuolo inizia a raccogliere quanto seminato: al 62′ grande azione palla a terra che Valeri, con l’aiuto di Boakye e Sansone, inizia e conclude battendo Da Costa, siglando il gol del pareggio. Nel finale i padroni di casa perdono smalto e lucidità nella manovra, anche a causa di un po’ di stanchezza nel finale. A 5′ minuti dalla fine clamorosa occasione per il Sassuolo, quando Troianiello se ne va sulla destra, entra in area e la mette al centro, ma Valeri liscia clamorosamente il pallone; arriva Sansone, ma Rispoli ribatte sulla linea e il risultato rimane invariato. Il fortino doriano riesce a resistere fino all’ultimo, quando al triplice fischio dell’arbitro esplode la festa ligure: la Sampdoria raggiunge il Varese in finale, uscendo indenne da una partita sofferta a dir poco. Il Sassuolo esce a testa altissima dopo aver dominato la gara dall’inizio alla fine e dopo 80 punti in campionato.