Home » Il campionato Primavera cerca la sua regina

In questi giorni stiamo scoprendo un passato del calcio nostrano fatto di segreti, omertà e con tante verità che faticano a tornare a galla. Il presente è un movimento che giorno dopo giorno perde di credibilità e fiducia; la vicenda di Farina del Gubbio ha dimostrato che l’onestà, un qualcosa di estremanente normale, in realtà è merce rara che fa più scalpore della disonestà di certi personaggi. Un valore semplice, ma in realtà difficile da possedere quando intorno a te vedi solo corruzione.

In quest’ottica pensare a un futuro roseo di tutto il movimento appare pura utopia. Non ci sarà lo stop di 2-3 anni pronunciato da Monti e che ha scatenato l’ira di gran parte dei tifosi; una soluzione molto severa e forse poco utile. Ciò che è certo è che respireremo un’atmosfera diversa nei nostri stadi, strutture datate che corrono il forte rischio di svuotarsi il fascino delle pay-tv e la forzata burocrazia della vendita dei tagliandi. Da una parte vivremo con la gioia di una vittoria o la tristezza di una sconfitta, mentre dall’altra resterà vivo in noi il dubbio su quanto possa essere stato reale ciò che abbiamo visto in campo

Eppure bisogna guardare anche con dell’ottimismo a ciò che ci attenderà nei prossimi anni e l’occasione migliore viene data dalla Final Eight Primavera, in programma in questi giorni in Umbria dove verrà assegnato il titolo nazionale tra le migliori otto compagini professionistiche. Una vetrina importante per tante giovani promesse; la possibilità per gli appassionati di vedere un buon calcio, che a prima vista conserva ancora della purezza e subisce di meno l’influenza dei contratti milionari e dei veleni della Serie A. L’edizione 2011/12 hanno visto il trionfo delle squadre metropolitane, dominatrici incontrastate in regular season. Un segnale che indica quanto le big stiano puntando sui propri settore giovanile, prendendo da esempio quanto avviene all’estero con chiaro riferimento alla Spagna e alla cantera del Barcellona.

La Roma, campionessa in carica, resta la squadra da battere. Alberto De Rossi è lo storico timoniere di un gruppo che ha saputo confermarsi nonostante alcune partenze eccellenti. Imbattuti dopo 26 partite e con il migliore attacco del campionato, i giallorossi puntano a centrare l’accoppiata dopo il recente successo in Coppa Italia ai danni della Juventus. L’arrivo ormai imminente di Zeman sulla panchina della prima squadra potrebbe dare maggior valore a un settore giovanile come quello capitolino che vanta una buona tradizione, frutto di duro e costante lavoro. Il boemo ha da sempre mostrato un occhio di riguardo per ciò che avviene dalle parti di Trigoria. Lo dimostra l’interessamento per Ciciretti ai tempi del Foggia e il trasferimento di Caprari a Pescara avvenuto nell’ultimo mercato di riparazione. Zeman è stato colui che ha cresciuto mentalmente e fisicamente Francesco Totti e non è detto che la storia possa ripetersi.

Le antagoniste principali sono il Milan e la Juventus che per uno strano scherzo del sorteggio saranno avversarie sin da subito nei quarti di finale. Nella rosa dei rossoneri tanti figli d’arte con grandi ambizioni. Comi e Ganz sono due bomber di razza, ma non va dimenticato lo sfortunato Valoti, vittima di un brutto infortunio. La stella è un terzino già visto all’opera sia in campionato che in Champions League: Mattia De Sciglio. Classe 92, un difensore con ampi margini di miglioramento ma una buona personalità, capace di tener testa nel derby della Madunina all’esperienza di capitan Zanetti. La Vecchia Signora, invece, è costruita su un gruppo solido, ricco di qualità e spessore e vincitore all’ultimo torneo di Viareggio.Un occhio di riguardo per il duo di centrocampo Pires-Bouy, di lingua non italian ma di sicuro avvenire. Non possiamo non dimenticari dell’Inter, passato di mano a Bernazzani dopo la promozione in prima squadra di Stramaccioni. I giovani nerazzurri sono saliti alle cronache per il successo nella Next Generation Series, la Champions League del settore giovanile. Una vittoria piaciuta molto a Moratti, rimasto impressionato in maniera favorevole dalle doti tattiche dello Strama. E’ il friulano Crisetig l’osservato speciale; centrocampista e nazionale under 21 dotato di un ottimo tiro dalla distanza.

Il quadro delle otto finaliste è completato da Lazio, Torino e da Palermo e Chievo arrivate alla Final Eight dopo due match di playoff. Ci sono poi le assenze di lusso della Fiorentina, delle due genovesi e dell’Atalanta, società che con molta probabilità hanno pagato le singole situazioni societarie della prima squadra e non sono riuscite a confermarsi come nelle stagioni passate. Prepariamoci dunque a questa settimana di grande calcio giovanile che comincerà oggi pomeriggio alle 16 e terminerà sabato prossimo, quando a Gubbio verrà assegnato lo scudetto. Sette giorni di calcio di qualità, utile a far distrarre il tifoso dalle losche vicende di calcioscommesse.