Buffon: “Con i miei soldi faccio quello che voglio”

Al termine dell’inguardabile debacle contro la Russia, è tornato a parlare in conferenza stampa uno dei calciatori più discussi degli ultimi giorni, Gianluigi Buffon, e non solo per l’infortunio alla spalla di fine primo tempo, ma per il caso scommesse illegali.

Il portierone della Nazionale ha affermato: “Mi sono fatto male cadendo su una spalla. Non è niente di grave, ma sono uscito per precauzione. Cosa succede adesso all’Italia? E’ una settimana che siamo in trincea – spiega Buffon – Non solo io per la storia dei miei conti correnti. Io oggi ho giocato deciso e concentrato, quindi non ho risentito delle voci di questi giorni. Così i miei compagni. Non dobbiamo avere paura, adesso. Zero paura. Bisogna avere coraggio e determinazione e rispondere presente quando c’è da combattere. Io sono pronto e penso che lo siano anche gli altri ragazzi. In queste circostanze vengono fuori gli uomini. Magari la sconfitta con la Russia è di quelle che ti portano fortuna, perché non contano nulla e ti fanno capire come sbagli“.

Mentre il numero uno dell’Italia era in campo a Zurigo, a centinaia di chilometri, a Parma, era in corso una perquisizione della tabaccheria dove Buffon avrebbe giocato scommesse per 1,5 milioni di Euro. “Con i miei soldi posso comprare orologi, terreni, oppure darli a un amico. Ci faccio ciò che voglio anche se sembra che in Italia non sia così. Vorrà dire che la prossima volta vi dirò ciò che faccio e vi annuncerò ogni spesa che affronterò. Io non devo spiegare niente. Non devo chiarire nulla perché è tutto chiaro – commenta abbastanza alterato l’estremo della Juventus – Era una notizia di un anno e mezzo fa, bella morta e sepolta. E ieri è resuscitata. Evidentemente faceva piacere a qualcuno. Non sono indagato, non devo parlare con nessuno, non devo giustificare niente. Ieri sera non ero arrabbiato, solo molto amareggiato. Non ho fatto niente di male, è tutto talmente chiaro e limpido che non so di cosa mi devo preoccupare. Tutto è stato fatto all’interno delle regole. Se con i miei soldi voglio comprare degli orologi preziosi, se voglio aiutare un amico a comprare dei terreni o a farsi una casa, credo che posso farlo, no? Non devo chiedere il permesso a nessuno. Sono limpido… Mi è dispiaciuto solo che si speculi sulla pelle delle persone. Penso proprio di potermelo permettere di essere amareggiato. La tempistica? Quello me lo dovevo aspettare. Sono io che me la sono cercata: quando dico certe cose, me ne assumo la responsabilità. Ma certe cose non mi sono mai piaciute, e continuano a non piacermi“.