Russia-Italia, le pagelle di una sconfitta inquietante

Nell’ultimo test prima dell’inizio degli Europei, l’Italia affronta e perde per 3-0 contro una Russia cinica e determinata.

ITALIA

Buffon 6: non impeccabile come altre volte, ma è ancora il migliore a comandare un reparto che soffre la velocità dei russi. E un paio di parate importanti le ha fatte.
Dal 45′ De Sanctis 5: incolpevole sul primo gol, pronto sul pallone di Arshavin deviato da Maggio. Ma nessuno poteva immaginare che il secondo gol l’avremmo preso per una incomprensione tra due giocatori del Napoli.

Maggio 4: spinge poco, principalmente a cavallo tra i due tempi; sul secondo gol lascia il pallone a De Sanctis troppo presto, senza coprire con il corpo (su Arshavin, non proprio un gigante), scivola in occasione del terzo.

Barzagli 5: nessun grosso errore, ma ogni volta che i russi giocano di fino e fanno velo, sono brividi per la nostra porta. Dovrebbe comandare la difesa, invece… russa.

Bonucci 4,5: svirgola al 17′, regalando un angolo ai russi, e già da lì si capisce che non è la sua giornata (e probabilmente il suo periodo).

Balzaretti 5,5: spinge più di Maggio nel primo tempo, con alterne fortune.
Dal 53′ Ogbonna ng: provato sulla sinistra, si vede poco in avanti, regge dignitosamente la fase difensiva.

De Rossi 7: due o tre inserimenti brucianti in avvio, poi si sdoppia ottimamente tra fase d’attacco e copertura.
Dal 60′ Thiago Motta 5: impalpabile, non ha il polso della squadra.

Pirlo 7: giocate illuminanti come sempre, non è colpa sua se davanti siamo ancora troppo disordinati.
Dal 67′ Giovinco 6: è il più in forma, ma non non si fa valere troppo.

Marchisio 6: un buon primo tempo, quasi in gol al 52′ (quando probabilmente pensava di essere in fuorigioco), poi si spegne.

Montolivo 5: una grossa ingenuità dopo soli 5 minuti, e in generale la sensazione di non avere i tempi giusti per giocare con questi compagni di reparto.
Dal 60′ Nocerino 6: più efficace di Montolivo almeno nella fase di possesso palla.

Cassano 6,5: la voglia c’è, le idee pure. Si sbatte con voglia, ma manca ancora l’abitudine alla partita che conta.
Dal 67′ Di Natale ng: non si vede anche perché non c’è nessuno a innescarlo.

Balotelli 7: gran tiro al 6′, bene ostacolato da Nababkin al 21′; non è una punta di peso e si vede, ma prova a sopperire. Nel finale si mette in proprio. L’atteggiamento è sempre quello giusto, e questa è una notizia.

All. Prandelli 5: prepara bene il primo tempo, ma non riesce a guidare la squadra dopo il primo gol. Male le sostituzioni, che ci lasciano con una squadra priva di idee e geometrie.

RUSSIA

Malafeev 6,5: guida il reparto con autorevolezza nel primo tempo, quando l’Italia dimostra di avere accelerazioni interessanti.
Dal 45′ Akinfeev 6: c’è da controllare giusto un tiro (centrale) di Di Natale, ordinaria amministrazione.

Berezutsky 5,5: ammonito al 29′ per fallo su Balotelli, un suo buco può costare alla Russia lo svantaggio, subito prima del rovesciamento che porta al gol di Kerzhakov.

Ignashevich 6,5: se affrontasse Balotelli sulla velocità, non avrebbe scampo; la mette sul mestiere e l’esperienza, e non sbaglia.

Nababkin 5: l’aggressività va bene, ma lui è un’altra cosa.

Zhirkov 6: spinge quando serve, copre quando serve.
Dal 87′ Kombarov ng.

Shirokov 7: al momento giusto si trova a battere il rigore in movimento che vale il 2-0, al momento giusto uccella De Sanctis per i due tocchi che gli valgono la doppietta.

Zyryanov 6,5: erroraccio al 28esimo, per nostra fortuna (dopo una persa di Montolivo), fuori di pochissimo al 30′, ma è un pericolo costante

Dzagoev 5: le folate decisive non passano mai dal suo lato.
Dal 84′ Kokorin 6,5: è pur sempre da una sua iniziativa malriuscita che nasce il terzo gol.

Denisov 7,5: il Pirlo russo, smista i palloni con efficacia e fa sempre la scelta giusta.

Arshavin 6,5: meriterebbe mezzo voto in più, se non si macchiasse di un fallaccio inutile ai danni di Barzagli. Volitivo come ai tempi migliori, ci mette in croce con questo atteggiamento.

Kerzhakov 7: palo all’8′, un altro errore di misura, non sbaglia più al 60′, quando serve davvero.
Dal 63′ Pavlyuchenko 5: entra con la squadra in vantaggio, si distingue solo per un fallaccio in difesa.

All. Advocaat 7: la sua squadra è già nello spirito della competizione; da avversari, possiamo solo sperare che si spengano col passare delle settimane.

Arbitro Haenni 7 (Svizzera): si fa sentire solo un paio di volte, minacciando ammonizioni decisive (per un trofeo che a parità di risultato premia la correttezza), per il resto gestisce con serenità ogni scontro.

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Pietro Luigi Borgia