Cantati, fischiati, ascoltati con una mano sul cuore, bistrattati, vissuti in un lungo abbraccio, sconosciuti. Sono loro, gli inni nazionali, per alcuni testi sacri, per altri semplice litania, per altri ancora motivo di disappunto. Parole e musica che spesso, però, accomunano un intero popolo e danno la carica per lottare uniti per i colori che si indossano, anche se si tratta di una semplice partita di calcio. A pochi giorni da Euro2012, conosciamo meglio la storia e ascoltiamo gli inni che a breve diventeranno il pane quotidiano di milioni di tifosi sparsi per l’Europa.
A differenza di quanto si possa credere, Lijepa naša, l’inno croato, è stato scritto tantissimo tempo fa. La sua composizione risale addirittura al 1835 e a pensarlo fu il poeta Antun Mihanović, mentre l’autore della musica è stato Josip Runjanin, un ufficiale dell’impero austro-ungarico simpatizzante del popolo croato. Diventa inno ufficiale dei croati a partire dal 1891, venendo incluso nell’inno del Regno di Jugoslavia, che riuniva le canzoni nazionali serbe, slovene e, appunto, croate. Proibito durante gli anni di restrizione della repubblica jugoslava, Lijepa naša diviene ufficialmente l’inno nazionale della Croazia a partire dall’indipendenza del governo di Zagabria.
“Lijepa naša”
Ecco il testo e la traduzione in italiano dell’inno nazionale croato (versione estesa)
Patria nostra bella,