Il calcio è fatto dalle persone, come tutte le cose di questo mondo. Come la politica ad esempio, un ambito in cui faccendieri corrotti e sfaticati restano in auge per anni nonostante le loro porcherie vengano rese pubbliche. Perché non sospendiamo allora il Parlamento? Mi risponderanno che non sarebbe possibile vivere senza i garanti delle regole e delle decisioni, oppure mi diranno che molta povera gente non riuscirebbe a campare senza quei 30.000 al mese. Ma certo, diversi settori non sono equiparabili nella nostra amata Italia: esistono ladri migliori e ladri peggiori, così come onesti più onesti di altri.
Fare di tutta l’erba un fascio è peccato mortale, eppure sta diventando il mezzo più comodo per cercare falsi problemi e distogliere l’attenzione dal reale cancro di questo Paese. Il classico snobismo attraverso cui i professoroni nazionali inquadrano il calcio, troppo rozzo per la loro forte moralità, contribuisce ad accentuare il clima d’astio tra i vertici ed il popolo. A prescindere dalle varie convinzioni (ammesso che ci siano), bisognerebbe accettare la passione più verace per la maggior parte della gente e cavalcarne l’onda d’urto. Non vorrete mica che i calciofili rimpiangano Mussolini?
Sappiamo bene che il posto fisso è noioso e che lo stipendio mensile non è gradito da tutti, però lor signori dovrebbero capire che il pallone occupa un milione di lavoratori. Non c’è solo Ibrahimovic, c’è anche il giornalista da quattro soldi: quest’ultimo sarebbe ridotto al lastrico senza i miseri proventi che il calcio gli permette di guadagnare. E lo Stato? Dove ricaverebbe quel “miliardino” all’anno che incassa grazie al campo verde? Magari sarebbe costretto a ridurre di un decimo il compenso dei parlamentari, allora si ricrederebbe subito e Monti ritirerebbe le sue dichiarazioni.
Il mondo è fatto dalle persone e le persone sono fatte di carne. I robot li puoi trovare solo da Preziosi o al massimo nel suo Genoa, da altra parte è impossibile. Tra un miliardo di individui è logico scovarne qualcuno poco ligio alle regole, così algido da soppiantare i sentimenti e guardare esclusivamente in casa propria. Questo capita nel calcio, nell’industria, nella finanza e nella politica, però il male profondo da estirpare è uno solo, è quel gioco muscolare e infantile che ha reso malata tre quarti della popolazione. E chi se ne frega degli onesti, tanto lì sono tutti uguali, tutti animaleschi e ignoranti. E’ più rispettabile rubacchiare il denaro pubblico, generare false illusioni, godere dell’immunità giudiziaria e viaggiare senza spendere un euro. Non credete?
La proposta del Primo ministro, seppur più innocua non possa essere, è una grossa ferita per la gente. Ci dimostra che oltre il loro orticello non vedono niente, ci insegna a diffidare dalle istituzioni perché i poveracci devono restare poveracci e i maiali devono continuare ad ingrassare. Fatevi pure un’abbuffata: la pancia troppo piena vi impedirà di camminare ancora.