Mondopallone ha scambiato due chiacchiere con Daniele Adani, ex difensore centrale di Inter e Fiorentina nonché della nazionale italiana. Reduce da una sfortunata avventura sulla panchina del Vicenza, come vice di Silvio Baldini, Adani attualmente commenta le partite del calcio argentino per Sportitalia.
Daniele, dopo la prima esperienza da vice cosa c’è nel tuo futuro?
Forse è ancora presto per dirlo. Per ora siamo alla finestra e seguiamo l’evoluzione di tutte le squadre, ci aggiorniamo e lavoriamo per farci trovare pronti nel caso in cui Silvio Baldini venga contattato da una società.
Quindi non hai momentaneamente intenzione di lavorare da solo?
Attualmente no, voglio proseguire il rapporto con Silvio Baldini. Ci piace stare assieme perché, oltre al feeling tecnico, c’è molta amicizia tra noi.
A Vicenza non è andata benissimo, eppure sulla carta la rosa era più che valida…
Questo è indubbio, il problema è che la carta non conta. Il Vicenza ha traballato anche dopo il nostro addio, la squadra è riuscita a centrare i playout quasi miracolosamente. A volte si verificano purtroppo delle situazioni difficili da raddrizzare: battersi per la salvezza è complicato se non hai la giusta predisposizione mentale.
Adesso segui il calcio argentino per Sportitalia: chi sono i migliori talenti?
Il calcio argentino è pieno di talenti, lo dimostra la storia. Al momento sulla breccia ci sono Urruti dei Newell’s Old Boys e Sànchez Mino del Boca: il primo è un attaccante del 91, fisico prestante e grande concretezza sotto porta; il secondo è una mezzala del 90, ha un sinistro educatissimo e fa bene entrambe le fasi di gioco.
Il nostro calcio ti regala invece speranze per gli imminenti Europei?
A parte il fatto che nelle difficoltà ci esaltiamo sempre, e questo bisogna considerarlo, il livello della rosa è abbastanza elevato. Se gli azzurri riusciranno a isolarsi dallo scandalo scommesse, le possibilità di un grande Europeo ci sarebbero tutte.
Da ex difensore, la retroguardia a disposizioni di Prandelli ti rassicura?
E’ una retroguardia già ben amalgamata, quasi tutti i componenti sono della Juventus ed i bianconeri hanno vinto il campionato proprio grazie alla miglior difesa. Inoltre quando le cose funzionano ti esalti, acquisti grande fiducia in te stesso e la squadra ne è contagiata.
Veniamo alle ex squadre, Inter e Fiorentina. Hanno bisogno di un cambiamento totale?
Credo sia sufficiente una rivoluzione graduale, come in tutte le cose. Vengono da stagioni negative, è vero, però stravolgere l’intera ossatura non è detto che porti dei benefici. Innanzitutto bisogna puntare sui giovani, perché sono il futuro e garantiscono un miglioramento costante. Aggiungendo poi annualmente dei tasselli importanti, sia Inter che Fiorentina possono tornare competitive.
Calcioscommesse: un commento
Sono triste e deluso, non posso negarlo, e mi disturba soprattutto la grande confusione. Questo scandalo mi fa pensare: gli eventi ti passano davanti e tu non te ne accorgi, è una cosa grave. Adesso bisogna attendere i verdetti della giustizia e spero che si faccia in fretta perché il calcio necessita di tranquillità.