Serie B, andata playoff: al Varese il primo round

I sogni, le ambizioni, le speranze di Varese e Verona si fondono nella notte del Franco Ossola. La quinta in campionato ospita la quarta, sette punti è il distacco alla fine della regular season, e ora si ritrovano contro nella semifinale di andata di quei Playoff che valgono la massima serie. Maran lascia Granoche in panchina e si affida al tandem De Luca-Neto Pereyra, Mandorlini risponde con Hallfredsson in cabina di regìa a supporto del tridente Berrettoni-Gomez-Ferrari.

E’ un avvio col botto, perché la voglia varesina si tramuta già al terzo minuto nel gol che fa esplodere i tifosi biancorossi: calcio piazzato gustoso per Kurtic al limite, che sfrutta il movimento in barriera di Neto Pereyra per colpire a giro e beffare Rafael sul suo palo. Subito in vantaggio gli uomini di Maran, terza rete stagionale per il centrocampista sloveno, e match che si accende sin dai primi minuti. Mandorlini striglia i suoi, li chiama all’immediata riscossa, chiedendo ad Hallfreddson di ispirare e a Ferrari di concludere a rete con maggiore insistenza; dall’altra parte, il Varese punta a controllare, e ad allargare sulle fasce per cercare, come al 15′, la testa di un sempre presente Neto Pereyra. L’undici di casa fa la partita, costringe gli avversari a una grande attenzione in fase difensiva, spinge, tanto, sugli esterni, e non rinuncia assolutamente a provarci dalla distanza. Mandorlini è preoccupato , perché la sua squadra non riesce a trovare quegli spazi utili a farsi pericolosa, e riesce a impegnare Bressan solo con azioni individuali, ma sempre e comunque inoffensive, come un tiro al 31’ tiro di Berrettoni, dopo un’incursione dell’ex laziale.

Stessa musica nella ripresa: è il Varese a fare la partita, col Verona costretto a chiudersi, imbrigliato dalla fitta rete di maglie avversarie, tenaci in retroguardia, dinamiche in chiave offensiva. Al 50′ è Rivas il più pericoloso nei padroni di casa, l’argentino ci prova senza esito per due volte nella stessa azione, affondando a ripetizione nella difesa di un Verona che manovra in maniera eccessivamente prevedibile, e l’impressione è che i gialloblù quasi vogliano evitare il rischio di un secondo gol per poi giocarsi la qualificazione al ritorno, in casa, piuttosto che andare subito a caccia del centro che rimetterebbe virtualmente in parità il risultato.Al 58′ è ancora Rivas, ma la palla finisce sull’esterno dell rete. Mentalità che non piace a Mandorlini, che continua a strigliare i suoi, visibilmente contratti e sempre sul punto di beccare il gol che lancerebbe il Varese sulle ali dell’entusiasmo.

Al 63′ si cambia in casa scaligera: la mossa del tecnico dei veronesi è l’innesto di Bjelanovic per Ferrari, nella speranza di aumentare il peso offensivo dei suoi; due minuti dopo si fa male Abbate, costretto ad abbandonare il campo e a lasciare il posto a Cangi. Maran risponde con Nadarevic per l’ottimo Rivas, poco dopo arriva il momento del Diablo Granoche, non al meglio per via di un fastidio alla caviglia, ma comunque inserito in luogo di Neto Pereira, e chiamato in causa col solo obiettivo di buttare dentro il pallone che darebbe maggior sicurezza a un Varese che nel finale riesce nel suo intento: al 78′ l'”Ossola” esplode per il secondo gol dei lombardi, non con Granoche, ma con Terlizzi, che ci crede sul corner di Nadarevic e sul sceondo palo spinge il pallone alle spalle di Rafael. Due a zero per l’undici di Maran, quinta rete stagionale per il difensore biancorosso, con Mandorlini che cambia, dentro Pichlmann per Berrettoni, ma è una mossa che non produce alcun effetto concreto, perché il Verona non si rende in grado di impensierire in maniera tangibile un Varese attento, bravo a tenere in mano il pallino del gioco e a far sua una vittoria veramente importante.

Semifinale di andata che va dunque all’undici di Maran: vittoria netta, e assolutamente meritata. Per il Verona comunque c’è ancora speranza: con due gol sarebbe – per via del miglior piazzamento in classifica – qualificazione per i veneti, ma considerando quanto visto in questo match di andata, bucare il Varese, e farlo due volte, non è di certo un gioco da ragazzi.