Un avviso di conclusione indagini preliminari è stato notificato questa mattina agli ex calciatori Matteo Gianello e Silvio Giusti nell’inchiesta della Procura di Napoli.I pm proseguono l’inchiesta anche su altri indagati per “associazione per delinquere e frode sportiva” ed hanno trasmesso gli atti alla Figc. Richiesta anche l’archiviazione per Federico e Michele Cossato, Gianluca Di Marzio, Giuseppe Santorum, Demis Gasperi, Dario Passoni, Luca Ariatti, Ernesto Renzi, Paolo Franchetti, Mario Zamboni, Gianfranco Parlato.
Proprio Matteo Gianello, anzi il comportamento di Matteo Gianello, rischia di mettere nei guai il Napoli. Secondo la Gazzetta dello Sport, l’ex portiere del Napoli “aveva ammesso di aver avuto da Giusti la proposta di girare soldi ai suoi compagni di squadra per far vincere la Sampdoria. Ne parlò con Cannavaro e Grava che, sempre secondo Gianello, rifiutarono indignati”. I due difensori, ascoltati successivamente dai pm hanno sempre negato i fatti. Ma in sede sportiva se venissero accertate le responsabilità di Gianello, per Cannavaro e Grava potrebbe essere ipotizzata l’omessa denuncia e quindi per il Napoli la responsabilità oggettiva visto che Gianello era un suo tesserato. Per i partenopei è dunque a rischio l’Europa League.
Le partite sotto la lente d’ingrandimento dei magistrati sono: Napoli-Parma del 10 aprile 2010; Lecce-Napoli dell’8 maggio 2011; Brescia-Catania dell’8 maggio 2011; Napoli-Inter del 15 maggio 2011; Catania-Roma del 15 maggio 2011 e Palermo-Chievo del 22 maggio 2011.