Inter, ora la Champions diventa possibile. Ecco perché…
Un’ipotesi clamorosa si affaccia in vista della prossima stagione dell’Inter. Stando alle inchieste sul calcioscommesse che entrano sempre più nel vivo, la società nerazzurra potrebbe vedersi letteralmente catapultata, nonostante il sesto posto conquistato sul campo in campionato, nell’edizione 2012/2013 della Champions League.
Ipotesi al momento ancora lontana ma non più così impossibile, e per vari motivi. Le tre squadre qualificatesi davanti alla compagni di Stramaccioni, infatti, (in ordine di classifica: Udinese 64 punti, Lazio 62 punti, Napoli 61) sono tutte alle prese con la spada di Damocle di Scommessopoli, a differenza, per ora, appunto, dell’Inter.
Il terrore dell’Udinese è dovuto all’ormai tristemente nota partita tra i friulani e il Bari (terminata 3-3) del 9 maggio 2010. Gli allora giocatori del Bari (Leonardo Bonucci, Andrea Masiello, Belmonte e Parisi) stando a quanto racconta appunto Masiello, reo confesso del secondo filone dell’indagine, in un incontro nel ristorante “Da Giampaolo” gestito dal sig. Di Tullio, si accordarono per combinare il risultato della partita (che, come da patto, sarebbe dovuta terminare con un over, cosa che poi è accaduta). Per far sì che l’operazione riuscisse, Masiello telefonò all’allora centrocampista dell’Udinese, oggi alla Juventus, Simone Pepe, chidendogli se volesse “acquistare una Ferrari“. Pepe rifiutò ma, pur senza aiuti dall’altra parte, i giocatori sotto inchiesta, come racconta l’ex difensore, agevolando le segnature avversarie, fecero in modo che la partita terminasse con il risultato concordato.
Ora: perché l’Udinese rischia? Pepe non ha accettato, è vero, ma non ha nemmeno denunciato l’accaduto e, in materia, la giustizia ordinaria e sportiva, nonché l’UEFA, sono da sempre abbastanza chiare. Chi non segnala certe irregolarità è colpevole. Visto che l’organo calcistico continentale non ha mai perso occasione per ribadire che, alle competizioni europee, non sono ammesse squadre coinvolte, seppur in minima parte, in situazioni riguardanti le scommesse, l’Udinese, se venisse comprovata la colpevolezza di pepe, verrebbe incriminata per responsabilità oggettiva, in quanto il giocatore, ai tempi, era un suo tesserato. Ergo: addio Champions.
La Lazio, come tutti sanno, è quella che rischia di più: Mauri è in carcere, le accuse nei suoi confronti per le combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio sono davvero pesanti. La società biancoceleste, come già riportato da Mondopallone.it, se tutto fosse confermato, vedrà infliggersi una penalizzazione per il prossimo campionato di 7 punti ma, quello che più importa, verrebbe estromessa dalla prossima Europa League.
Capitolo Napoli: i partenopei non se la passano benissimo. Gianello, l’allora portiere di riserva degli azzurri, infatti, ha già confessato la tentata combine in occasione di Sampdoria-Napoli (terminata poi 1-0), partita dell’ultima giornata del campionato 2009/2010, quando vennero contattati Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, i quali rifiutarono ma, come Pepe dell’Udinese, non denunciarono l’accaduto. Gianello è già stato incriminato per illecito, la posizione dei due difensori è da verificare. Il Napoli, per gli stessi motivi della società friulana, quindi, rischia una sanzione per responsabilità oggettiva e, di conseguenza, la mancata possibilità di partecipare alla prossima Champions come all’Europa League.
Un effetto domino che quindi, tolte Udinese, Lazio e Napoli, potrebbe favorire clamorosamente l’Inter che (ammesso il non coinvolgimento della società di Moratti in questo scandalo) a quel punto si ritroverebbe con un sesto posto da Champions. Una possibilità incredibile ma, a questo punto, non più così astratta. Le novità degli ultimi giorni hanno aperto nuovi, clamorosi scenari e, c’è da scommettere (l’ironia non è voluta) che se ne vedranno delle belle. Inter in Champions League da sesta? Impossibile, o forse no…
fonte: sportmediaset.it