“Zeman è un ottimo candidato, le possibilità che alleni la Roma sono rilevanti. In un certo senso rappresenterebbe un punto di continuità con le nostre prime decisioni”. Le parole di Walter Sabatini, uscito finalmente da un lungo periodo di silenzio, sgombrano ancora di più il campo dei dubbi. Il boemo è vicino al ritorno nella Capitale, per la gioia dei sostenitori giallorossi.
Come cambierebbe la Roma con il suo arrivo? Innanzitutto ci sarebbe grande entusiasmo nell’ambiente, il quale adora Zeman prima come uomo e poi come allenatore. L’idea di proseguire con un calcio spettacolare e affascinante non si fermerebbe ma, al contrario, ne uscirebbe rinforzata. Le probabilità di vedere un Olimpico pieno nella prossima stagione sono molte, perché i tifosi sarebbero consapevoli di divertirsi andando allo stadio.
E dal punto di vista strettamente tecnico? Ovviamente sarà 4 – 3 – 3, con un buon numero degli attuali componenti della rosa giallorossa confermati. Bojan e Lamela in primis: si tratta infatti di due giocatori che possiedono tutte le caratteristiche per far parte degli schemi zemaniani. Potrebbero essere gli esterni di attacco ideali per il nuovo corso di Trigoria, da migliorare solo il rendimento in zona gol. Si cercherà un interno destro di centrocampo, perché De Rossi e Pjanic sono ok ma necessitano di un compagno abile in entrambe le fasi. Rosi e José Angel piacciono al boemo ma arriveranno comunque altri due terzini: il brasiliano Dodò, in questo caso, è visto bene da Walter Sabatini.
Su Francesco Totti è inutile argomentare, la stima e l’affetto che lo legano al suo vecchio maestro sono cose note. Il capitano sarebbe, manco a dirlo, il trascinatore del gruppo. La priorità resta comunque quella legata al rafforzamento della retroguardia, almeno due centrali appaiono indispensabili per consolidare le ambizioni romaniste. Proseguono le trattative per Rolando, mentre sul fronte italiano non tramonta la pista Astori. Allacciate le cinture: Zemanlandia è tornata.