Sono trascorse solo poche dal suo approdo ufficiale in maglia nerazzurra ma Rodrigo Palacio si sente già parte integrante del progetto-Inter e, in un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport‘, sembra davvero scatenato in vista dell’inizio della prossima stagione.
L’attaccante argentino ex Genoa ha infatti dichiarato: “Il presidente Moratti mi ha stretto la mano e subito messo a mio agio. E poi ritrovo Milito: in Nazionale ero utilizzato in alternativa a lui, ma in allenamento giocavamo insieme. Fare i suoi gol è impossibile, ma lui sicuramente mi darà una mano“.
Arrivo all’Inter con un anno di ‘ritardo’: “E’ andata così. Probabilmente l’anno scorso c’erano problemi tra i club, e io sono rimasto al Genoa volentieri. L’importante è essere qui adesso. Arrivo a 30 anni, in piena maturità. Ora vado in vacanza e poi torno carico per la stagione: magari per vincere lo scudetto. Non so quanti gol farò, non mi pongo limiti. Posso contribuire anche con gli assist e farò il massimo per guadagnarmi il posto. Sono stati tre anni bellissimi a Genova, tutti si sono comportati molto bene con me. Adesso sono curioso di conoscere Milano“.
Palacio sembra essersi già ambientato nell’ambiente nerazzurro, merito soprattutto della buona accoglienza ricevuta da allenatore e nuovi compagni: “Sono curioso di conoscere tutti i nuovi compagni. Stramaccioni? L’ho sentito, mi ha chiamato dall’Indonesia ed è stato molto carino. Anche Zanetti mi ha mandato un sms, e Diego mi ha telefonato. E’ bello sentire tutti vicini, sembra di stare in famiglia“.
E riguardo il mercato, il nome nella mente di Palacio è uno solo, il giocatore che potrebbe, con lui, Sneijder e Milito, formare un quartetto terribile: “Spero arrivi anche Lavezzi, così l’Inter avrebbe un attacco stellare. Col Pocho ho costruito un grande rapporto in Nazionale. Spero non vada a Parigi e scelga di venire a Milano“.
Chiusura secca su Silvestre, altro obiettivo nerazzurro: “E’ molto forte“.