“N-Euro 2012″ – Spagna, Del Bosque tra condoni e incidenti diplomatici
Continua la marcia di avvicinamento a Euro 2012, campionato Europeo di Calcio che si svolgerà, forse, in Polonia e Ucraina. Ogni tanto escono notizie di presunti ritardi sui lavori, di stadi non ancora ultimati. Nessuna novità insomma, l’Uefa ha sempre fatto di queste cose, non meravigliamoci. D’altronde il presidentissimo Le Roi – no, non Ricki il famoso dj – passa il suo tempo dicendo che consegnerebbe volentieri una coppa alla sua Juventus. Ma invitarlo alla premiazione del Trofeo Moretti pare brutto?
Fatta la dovuta introduzione torniamo a bomba sul pezzo. Oggi ci occuperemo delle vicende della più forte nazionale degli ultimi anni. No, tranquilli, non parliamo dell’Italia. Lo scettro di campioni spetta di diritto alla Spagna. Dopo anni e anni di delusioni e insuccessi gli spagnoli si sono rifatti. Prima campioni d’Europa e 2 anni dopo campioni del Mondo.
Sarà contento Raul, per anni uno dei migliori attaccanti del mondo. Andato via lui la sua nazionale ha cominciato a vincere. Un po’ come per noi Bruno Pizzul. Alla prima manifestazione senza il Brunone nazionale in telecronaca, l’Italia ha trionfato al mondiale del 2006. Roooooooberto Baggiooooo! Sarà un caso?
Il punto di forza della Spagna vincente è stato il gruppo. I due blocchi di calciatori del Barcellona e del Real vanno d’amore e d’accordo. Talmente d’accordo che in nazionale, all’interno dei ritiri, è stato eretto un muro stile “muro di Berlino” che separa le due fazioni. Non è facile per Del Bosque tenere la pace in ritiro: Sergio Ramos ruba sempre la gelatina a Torres, Xavi e Xavi Alonso litigano per il nome da scrivere sulla maglia per evitare scambi di persone. Insomma un gruppo coeso e unito, come il Partito Democratico.
E poi c’è Torres, il vero pomo della discordia. Rischiato l’incidente diplomatico tra la Spagna e la Sardegna al momento delle convocazioni. Alla frase “Porto Torres agli Europei” pronunciata da Del Bosque, la giunta regionale sarda si è opposta. Solo dopo giorni di mediazione affidata al tranquillissimo Vittorio Sgarbi, è tornata la pace.
La data dell’esordio si avvicina ma le rogne per gli spagnoli non mancano. Del Bosque, colpa di un condono non concesso, dovrà rinunciare a Villa. C’est la vie, direbbe Platini.
E allora forza Spagna, per mantenere il dominio sull’Europa e sul mondo, gruppi del Barcellona e del Real permettendo. Se si comporteranno bene Juan Carlos porterà le caramelline per tutti. Son ragazzi!