Calcioscommesse: Conte nei guai
Che il nome di Antonio Conte già fosse finito nel mirino degli investigatori dell’inchiesta penale su Scommessopoli, e di conseguenza di quello della procura federale di Stefano Palazzi (che ancora lo deve interrogare, da qua il mancato deferimento nella prima ‘tranche’ di provedimenti), era cosa nota.
Si pensava tuttavia che l’attuale tecnico della Juventus scudettata, chiamato in causa per fatti della scorsa stagione quando era alla guida del Siena (ed è bene precisare che proprio per questo la Vecchia Signora rischia zero, se non vedersi privare del proprio allenatore per squalifica l’anno prossimo) potesse rischiare qualcosa soltanto per omessa denuncia, ed invece la divulgazione dei verbali dell’interrogatorio del ‘pentito’ Filippo Carobbio disegna scenari ben più gravi, ovvero di illecito sportivo. E non uno, ma due…
Tali infatti sarebbero le partite al cui ‘tarocco’ Conte avrebbe partecipato direttamente, come si legge sulla ‘Gazzetta dello Sport’: Novara-Siena 2-2 e AlbinoLeffe-Siena 1-0. Circa la prima partita, disputata il 30 aprile 2011, Carobbio fa mettere a verbale: “Ci fu un accordo per il pareggio e in effetti ne parlammo durante la riunione tecnica. Eravamo tutti consapevoli del risultato concordato, soprattutto al fine di comportarci di conseguenza durante la sfida. Lo stesso allenatore, Antonio Conte, ci disse che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l’accordo con il Novara. Non sono certo su chi si accordò per primo, ma Drascek venne nel nostro ritiro e ne parlò con Vitiello. Quello è stato il contatto iniziale, ma poi fu comunicato all’intera squadra e io ne discussi in campo prima del match con Bertani e Gheller, giocatori del Novara”.
Ecco, invece, il racconto del secondo illecito. Ultima partita del campionato di B della scorsa stagione, il Siena già promosso è ospite dell’AlbinoLeffe in piena lotta per non retrocedere. Racconta Carobbio: “Al termine di Siena-AlbinoLeffe dell’8 gennaio 2011, l’allenatore in seconda, Stellini, chiese a me e a Terzi di contattare qualcuno degli avversari per prendere accordi sulla partita del ritorno, in modo da lasciare i punti a chi ne avesse maggiormente bisogno. Ne parlai con Garlini, un senatore dell’AlbinoLeffe, e Terzi che contattò Bombardini, entrambi mostrarono la loro disponibilità.
Nel tardo pomeriggio, o in serata, del giorno prima della gara AlbinoLeffe-Siena del 29 maggio, ci fu un ulteriore incontro fuori dal nostro albergo del ritiro al Park hotel di Stizzano, in provincia di Bergamo. Vennero Sala, Passoni e Poloni, quest’ultimo collaboratore tecnico dell’AlbinoLeffe, che s’incontrarono con me, Nando Coppola e un altro del Siena che non ricordo. In quell’occasione ci accordammo per dare i punti all’AlbinoLeffe che ne aveva bisogno per andare matematicamente ai playout, ma chiedemmo di limitare la sconfitta a un solo goal di scarto, possibilmente 1-0. Sia per cercare di mantenere la miglior difesa, sia per evitare clamori per un risultato eclatante.
In settimana si parlò molto tra società, calciatori e allenatore sull’accordo raggiunto. Qualcuno voleva vincere, nella speranza di arrivare primi e conseguire il premio previsto. Ma alla fine fummo tutti d’accordo, squadra e allenatore, nel lasciare la vittoria all’AlbinoLeffe”.
Ma anche il Siena come società viene pesantemente tirato in ballo dal suo ex centrocampista, attualmente allo Spezia: “Alla riunione tecnica partecipavano l’allenatore, il vice, il preparatore dei portieri e il collaboratore. E’ evidente che la società fosse al corrente degli accordi. Tutte le componenti partecipavano a questi discorsi. Ricordo di averne anche parlato con Daniele Faggiano, che è un dirigente, braccio destro di Perinetti”.
[Goal.com/it]