“Lascio la Lazio. Lo confermo. Era una decisione che già si sapeva. La situazione qual è? Che sono già a Gorizia, quindi questo lascia intendere il tutto. Il presidente Lotitomi ha dato supporto e mi ha chiesto di rimanere. Anche dopo il mio rifiuto, mi ha invitato a ripensarci e a prendermi una settimana per riflettere. Io la mia decisione però l’ho presa“. Ecco le parole d’addio dell’ormai ex tecnico della Lazio, Edy Reja. L’allenatore friulano ha così confermato al sito cittaceleste.it quello che era nell’aria ormai da mesi.
Un’ultima parte di stagione travagliata quella dell’ex Napoli a Roma, sponda biancoceleste, vissuta tra alti e bassi e comunque conclusa con la qualificazione degli aquilotti alla prossima Europa League: “Sembra che non abbiamo fatto nulla in questi due anni, in cui siamo arrivati per due volte in Europa League. Certo, se quest’anno avessimo centrato l’obiettivo Champions, le considerazioni sarebbero state diverse. Siamo andati incontro a diversi infortuni, che hanno reso la stagione difficile. Inoltre la campagna di rafforzamento, a gennaio, è andata male. Dopo il calciomercato mi sono ritrovato senza 4-5-6 titolari per colpa di estenuati trattative, troppo lunghe, che alla fine non si sono concluse”.
Un ultimo amaro sfogo riguardo alla situazione romana: “Questo di Roma è un ambiente negativo, da tutte e due le parti. Reja, Lotito, giocatori, è stata una critica continua. Qualcuno mi ha anche dato del vigliacco perché ho ripensato alle mie dimissioni prima della gara contro l’Atletico Madrid. I ragazzi mi hanno chiesto di rimanere vicino alla squadra e allora sono rimasto. Fa male pensare che un quarto posto sembri non valere nulla“.