Home » “Il Pagellone” (Dazeroadieci) della 38/a giornata di Serie A

Se siete stanchi delle solite pagelle, ecco la Serie A come non l’avete mai letta prima. Dagli addii di Inzaghi e Del Piero alle scelte della dirigenza della Juventus, il tutto passando per il “Prison Break” di casa Lazio e le promesse non mantenute in casa Inter. Un breve riassunto della 38^ma e ultima giornata di campionato (19^ma di ritorno) riletta in chiave satirica.

VOTO 10 a INZAGHI e DEL PIERO: Ci sono cose che finiscono, altre meno… Finiscono dei cicli, quello di Del Piero alla Juve e quelli di diversi senatori al Milan, passando per Kaladze, Cordoba e Di Vaio… Finiscono, alla lunga, anche gli aggettivi, per i giocatori, ma soprattutto per gli uomini… Quel che non finisce, invece, è l’amore sconfinato per questi campioni da parte di chi, nella buona e nella cattiva sorte, li ha applauditi, ammirati, gridati e amati… Al di là della retorica, al di là delle emozioni, mentre al di là della scrivania c’è chi, ancora una volta, ha deciso di stupire… Come detto, non tutto finisce… GRAZIE COMUNQUE, DI CUORE…

VOTO 9 a FRANCESCO GUIDOLIN: Ma soprattutto all’incredibile traguardo raggiunto dalla sua Udinese, quelli dalle poche chiacchiere e tanti fatti… Perché un conto è proclamarsi re e venir spodestati tra i fischi dei presenti, un altro partir da terre lontane e conquistarsi il favore della gente, tra un’impresa e l’altra, rubando ai ricchi e donando a sé stessi, mentre gli altri riscuotono tasse e loro riscuotono successi… Nemmeno fossimo a Nottingham… ROBIN HOOD…    

VOTO 8 alla LAZIO: La vittoria esaltante con l’Inter e il quarto posto raggiunto tra lo stupore generale, ad un passo dalla Champions… Che poi, forse, la realtà è che questi non son proprio dei somari e che la difesa dell’Inter, francamente, non è che sia esattamente Alcatraz… Anche perché, altrimenti, vi sareste trovati davanti gente incazzata come il sergente Hartman, mica i sorrisoni di Winnie the Pooh e della sua allegra banda… Voi che dite?… PRISON BREAK…

VOTO 7 ad ANDREA DOSSENA: Quello che ti risolve una partita, senza che nessuno ci creda, mentre a Napoli ci si mangia le mani un giorno si e l’altro pure… Va là, sarebbe meglio che De Laurentiis chiedesse il menù di quello che si è mangiato lui sulla testa dei difensori senesi… Così, giusto per ordinarlo anche per gli altri, la prossima volta, si sa mai che si rimanga a digiuno… PIATTO RICCO…

VOTO 6 a LUIGI DE CANIO: La vittoria col Palermo, la salvezza raggiunta all’ultimo e una figuraccia risparmiata… Con la crisi che corre, avesse anche tolto l’IMU, l’avrebbero nominato sindaco di Genova… E pensate alla gioia del povero Preziosi, quello che, tra una tassa e l’altra, sta pensando di far giocare il Genoa sempre in trasferta per evitar di pagare l’ICI sulla prima casa… BRACCINO CORTO…

VOTO 5 al LECCE: La sconfitta col Chievo e il saluto alla Serie A… Colpa del calendario, della Lega, di Di Francesco, chi lo sa… Quel che si sapeva, anzi immaginava (lasciamo il beneficio del dubbio), è che il Genoa avrebbe vinto col Palermo… Quel che non si sperava, invece, era che ci si sciogliesse come ghiaccioli ai primi caldi, o calci, vincendo le partite che si doveva vincere, tributando il giusto riconoscimento a tutti quei tifosi che, a Verona, erano andati per sognare… Nonostante tutto… PECCATO…

VOTO 4 ai FISCHI per LAVEZZI: Finisce l’amore, inizia la rabbia… Doveva essere il matrimonio di una vita, è stata la storiella della gioventù… Qualcuno ringrazia guardando il passato, qualcun altro si arrabbia pensando al futuro, inevitabile… Quel che si poteva evitare, invece, era una reazione così esagerata: sentirsi sommergere da una marea di fischi è da film claustrofobico… Si dovesse trasferire all’Inter, pensate glielo lascerebbero il cellulare, nella bara, sotto qualche metro di terra?… BURIED, SEPOLTO…  

VOTO  3 allo 0-0 di FIORENTINA – CAGLIARI: 90 minuti di noia, alla faccia dello spettacolo che il calcio dovrebbe essere… Perché van bene la salvezza raggiunta, le motivazioni in vacanza e le vacanze alle porte, ma se si doveva sbadigliare, tanto valeva guardarsi “Alex l’ariete” sul divano… Perlomeno avevi il telecomando per cambiare finita la sigla iniziale, o il minuto di silenzio… A scelta… IMPROPONIBILI…

VOTO 2 alla DIFESA della ROMA : No, stavolta ‘il progetto’ non c’entra, o forse si, chi lo sa… Di sicuro lo scoprirà l’’Aeroplanino’ il prossimo anno, quello in arrivo dal Catania, mentre un po’ meno certo è se lo scoprirà De Rossi, quello in attesa dell’aeroplano, per scappare… Figuratevi, è già là a rivolgersi alle stelle, del cielo, pregando arrivi una stella, internazionale, per salvarlo… Si fosse badato a salvar la faccia durante la stagione sarebbe stato meglio, forse… PROVVIDENZA SOCIALE…

VOTO 1 all’INTER: Qualcuno ha provato a mantenere le promesse fatte, e ci è riuscito a metà… Qualcun altro, invece, ha provato a farsi mantenere, e ci è riuscito benissimo… E adesso chissà come la penserà Moratti, quello che ogni anno promette di rivincere il ‘Triplete’, mentre la tripletta, italianissima, gliel’ha rifilata la Lazio, domenica, senza bisogno di Mourinho… ‘ZERU VOTU’, QUASI…

VOTO 0 alla DIRIGENZA della JUVENTUS: “Perché una vita sola non può bastare per dimenticare quanto si può amare”, lo canta la Pausini in una sua celebre canzone, ce lo ricordano gli oltre 40.000 dello Juventus Stadium (e non solo) arrivati per la festa finale… Non quella dello Scudetto, sia chiaro, troppe altre ce ne saranno, ma quella dell’addio di Del Piero, unica, che oltre al vuoto lascia un dubbio: se ci sarà mai qualcuno in grado di prendere il suo posto… Troppo in fretta ci si è dimenticati dell’uomo, troppo in fretta ci si è dimenticati del calciatore, quello ancora in grado di portare gol importanti e vittorie, a 37 anni, sapendo già il finale, insegnando ad essere campioni, nella vita, soprattutto, prima di tutto… C’ERAVAMO TANTO AMATI…