Home » Un brutto addio, per rincorrere la Champions

L’obiettivo primario per un giocatore è vincere, e farlo in grande (e di conseguenza percepire lauti guadagni). Ecco cosa induce il simbolo di un grande club come il Napoli ad abbandonare tutto.

E’ mancato tanto così perchè non diventasse una vera bandiera di Napoli, città e squadra. Parliamo ovviamente di Ezequiel Lavezzi.

Eccolo, ‘u scugnizzu ‘i Napule“, “L’erede di Maradona“: fino a poco tempo fa i paragoni tra El Pibe de Oro e El Pocho si sprecavano. Simili movenze, stessa radice sudamericana, talento innato per il calcio. Ma i tempi cambiano e quanto segue rappresenta l’ennesima conferma che certi paragoni andrebbero calmierati.

E’ triste pensarlo, ma al giorno d’oggi nascono sempre nuove stelle nel mondo del pallone, di cui la maggior parte pensa fermamente alla carriera, più che all’attaccamento alla maglia.

Fino a pochi mesi fa, nonostante i primi rumors di mercato, nessuno avrebbe scommesso che l’attaccante del Napoli potesse abbandonare il club partenopeo, dopo un’annata da incorniciare per la banda di Mazzarri. Eppure, il “mal di pancia” arriva anche per Lavezzi.

Sarà che improvvisamente Napoli è diventata stretta per l’argentino, sarà che dopo aver giocato da protagonista la blasonata Champions League, è difficile pensare di dover competere la prossima stagione in Europa League. Fatto sta che ormai l’avventura in maglia azzurra per il giocatore sembra giunta al capolinea.

E se l’interesse dell’Inter non è una novità ormai, l’aggiornamento arriva da Oltralpe. Già, perchè Moratti non vedrebbe l’ora di avere tra i suoi giocatori un talento come il Pocho, proprio come primo tassello per la rifondazione. E lo stesso Lavezzi di certo non sarebbe scontento di vestire la casacca nerazzurra, ma…

Ma il nodo è sempre quello. Perchè tentare una buona strada che però deve passare per il limbo dell’Europa League (almeno per la prossima stagione), quando c’è già pronta un’offerta da parte di una squadra d’alta classifica? C’è infatti il Paris Saint-Germain pronto ad offire un contratto di cinque milioni di euro a stagione. Lì, nella capitale della Francia, che negli ultimi anni grazie ai petroldollari degli sceicchi proprietari sta cercando di sfondare verso i vertici d’Europa (qualcosa tipo il Manchester City, che finalmente un risultato storico l’ha ottenuto).

E secondo indiscrezioni, tra l’altro, Lavezzi avrebbe già preso casa (eufemismo, visto che si tratterebbe di una villa in una zona d’elitè di Parigi). Il presidente Moratti tenterà ancora di attirare a sè il Pocho, magari giocando su possibili contropartite tecniche, oltre che al gruzzolo in contanti. E vedremo che succederà.

L’ultima considerazione, però, è che il Lavezzi tanto osannato dalla piazza napoletana ne esce davvero male da questo imminente addio. C’era modo e modo per far capire ai tifosi che fosse giunta l’ora di. Ma tant’è.

In fondo, le scelte di cuore pare siano fuorimoda ormai.